Dalle ballerine agli scarpini, dalla sbarra della sua scuola di ballo ai pali del campo di futsal. Sara Villa ha cambiato vita cinque anni fa, quando alla danza classica ha preferito un altro tipo di parquet: “Ho iniziato a praticare futsal un po’ per gioco. Ho fatto danza per dieci anni, poi cinque anni fa una mia amica mi ha chiesto di provare: “Perché no”, mi sono detta. Da quel momento ho scoperto un mondo che non riesco ad abbandonare, mi piace troppo! Gli sport di squadra e lo spirito di appartenenza a un gruppo rendono tutto più bello”. In un primo momento, però, l’estremo difensore della Littoriana amava giocare in movimento:Perché portiere? Mi è sempre piaciuto il ruolo. Nella mia prima stagione assoluta ho giocato laterale, poi ho voluto provare a cambiare e tra i pali mi ci sono trovata bene fin dal primo momento. Ora il mio lavoro sta dando i suoi frutti” – merito anche di un allenatore super“Mister Grassia, tra le mille cose che fa, è anche nostro preparatore. Ci aiuta tantissimo, ha avuto anche esperienze in nazionale e la fortuna di allenarsi con Mammarella. Posso solo che imparare tanto da lui”.

La Littoriana rappresenta un balzo in avanti importante per la sua carriera. Un’occasione che Villa ha saputo intercettare impedendole di finire in fondo al sacco: “Ci siamo trasferite alla Littoriana in gruppo. Era già da due anni che giocavamo insieme, al Real Nascosa, e il presidente (Silviano Cascarini ndr) ci ha accolto dare inizio a questo nuovo progetto”. La promozione in Serie C dopo solo una stagione è stata da incorniciare, ma il cammino oggi è tutt’altro che in discesa. I due punti in quattro partite di campionato incarnano questa difficoltà, ma la squadra sta ingranando. Come dimostra il 7-2 in Coppa Serie C Lazio contro La Coccinella: “Ci abbiamo messo un po’ più di cattiveria e voglia di vincere, è quello che ci voleva perché il salto dalla Serie D alla C è stato importante. Noi siamo quasi tutte delle “novizie” della categoria, non avendo mai giocato in Serie C, quindi abbiamo lavorato con maggiore intensità e ambizione per cercare la vittoria”.

Ambizione è la parola chiave, specialmente da quest’anno. L’arrivo di Valentina Mannella, portiere con esperienza anche in A2, sta spingendo Villa a migliorarsi ancora: “È una concorrenza sana, tra noi tre portieri ci aiutiamo a vicenda. C’è un bel rapporto di crescita, a volte sono io ad aiutare una mia compagna su una sua pecca, altre sono loro a farlo con me” – e per ora l’equilibrio è palpabile – “In questo inizio di stagione ci siamo alternate io e Mannella, ne ho giocate 3 io e 2 lei: avendo caratteristiche simili il mister decide anche in giornata chi far scendere in campo, non c’è una vera e propria titolare”. Sara Villa sta crescendo, e in cinque anni ha già percorso passi da gigante. Dalla danza classica ai pali della Littoriana, la salvezza delle latinensi passerà anche dalle sue mani.