Quello tra Falconara e Pescara è il duello che più su tutti, nelle ultime stagioni, ha infiammato i palcoscenici della Serie A femminile di futsal. Nei sei titoli assegnati dalla massima categoria in rosa a partire dall’annata 2020-21, infatti, le Citizens e le delfine si sono affrontate in ben quattro occasioni nelle rispettive finali, senza contare gli incontri in regular season.
PESCARA – Quello di domenica 19 febbraio, in programma al PalaBadiali allo scoccare delle ore 18, è dunque il nuovo capitolo dell’affascinante sfida tra le marchigiane e le abruzzesi. “Col Pescara è sempre stata una partita importante e dal sapore diverso, visto ciò che c’è stato in passato tra di noi”, la premessa di Angelica Dibiase, una delle protagoniste dei recenti match contro il roster aternino, sicura che anche l’imminente gara non sarà da meno di quelle precedenti sul piano dello show: “Sarà uno spettacolo – garantisce l’estremo difensore – per chi la giocherà o per chi, semplicemente, la guarderà. Le avversarie sono di un certo calibro e non hanno ancora mai perso in questa stagione: provare a essere le prime a batterle sarebbe uno stimolo in più, anche se, dal canto nostro, faremmo meglio a concentrarci esclusivamente su di noi e sul percorso che ci condurrà verso i playoff”.
IL FOCUS – Alle falchette, a causa dell’eliminazione dalla Coppa Italia, rimangono in totale otto impegni, prima di immergersi nel postseason. “C’è rimasto un po’ di amaro in bocca per non esserci qualificate alla Final Four – ammette la classe ’92 -. Ora la testa è rivolta soltanto al campionato, dove il nostro unico obiettivo è di alzare sempre di più l’asticella per farci trovare pronte, così, ai playoff”. Prima di tutto, Dibiase e compagne dovranno smaltire le scorie residue del loro gennaio infernale. “Stiamo ancora recuperando le energie mentali perse nel tour de force di inizio anno. L’essere tornate alla normalità, per quel che concerne il calendario, ci aiuterà certamente a riacquisire fiducia nel gruppo e ritrovare noi stesse”, conclude la numero 1 lucana.
Alessandro Cappellacci
*foto: Débora Braga