L’Olimpus Roma continua a fare da “battistrada” del campionato: al Palaolgiata battuto per 10-2 lo Stone Five Fasano, che paga a caro prezzo alcune disattenzioni sia in difesa sia in fase di gestione del possesso palla. Per l’Olimpus apre le danze, dopo appena 3 minuti capitan Cortes; a metà primo tempo Cely Gayardo raddoppia; poco dopo anche Dayane arriva puntuale all’appuntamento con il gol. In avvio di ripresa, a segno due volte anche Taina Santos, prima deviando sotto porta un tiro iniziale di Cortes, poi sferrando un gran destro dalla distanza. C’è spazio anche per le reti di Blanco e di De Angelis; arrotondano il risultato altri due gol in rapida successione di Cely. Poi, le reti di Dos Santos e Sangiovanni rendono meno pesante il passivo per uno Stone Five Fasano che gioca col cuore fino all’ultimo. Queste, per noi, le migliori giocatrici dell’incontro:

Dayane 8 – assist e due gol, entrambi “di rapina”, da vero rapace dell’area di rigore: capace di approfittare delle disattenzioni altrui con astuzia e intelligenza tattica; lascia sempre il segno… La giocatrice che qualunque allenatore vorrebbe avere.

Taina Santos 7,5 – si sveglia solo nel secondo tempo, ma quando lo fa’ è autrice di un uno-due micidiale che chiude definitivamente i giochi: i suoi gol, di splendida fattura, una garanzia.

Pasinato 7 – a dispetto del numero di gol subiti, autrice di una prestazione di livello… Non solo tra i pali. Para tutto ciò che può e si rende pericolosa in fase offensiva, proponendosi spesso in avanti come “quinto” di movimento, per dare una mano alle sue. Sfiora il gol con gran tiro dalla distanza in almeno un paio di occasioni.

Cely Gayardo 7 –  tripletta personale per lei; per il resto, una partita ordinata. Anche quando gioca “sotto tono” (rispetto ai livelli a cui ci ha abituato) o un minutaggio ridotto, è sempre un punto di riferimento per la sua squadra.

Dos Santos 6,5 – merita la menzione tra le cinque migliori del match per l’enorme forza di volontà e la grinta; meno incisiva del solito, lotta fino alla fine, e trova “di tigna” il gol.

Edda Canale