Lo stop fa male a tutte, indistintamente. È un omicidio allo sport. Alla passione, al fuoco, al “goooool”. È tutto quello che non vorrebbe mai chi vive di sport, quindi, ma è anche una cosa più grande di noi. Come tale va accettata da casa, tra astinenza e rimpianti. Ecco: lo stop fa male a tutte, ma quanto pesa in casa Real Statte.

Perché sì. Guardate la classifica:

Classifica Serie A

PosClubPWDLFAGDPts
1Italcave Real Statte181611102356749
2Futsal Salinis18151268264246
3Montesilvano18141389355443
4Kick Off18131474423240
5Città di Falconara18121574413337

Guardate che bella era (ci scappa un pessimistico imperfetto, pardon) la favola Real Statte. Dopo anni mediamente difficili. Sempre al top, come storia impone, però mai così in alto con costanza. Forza. Qualità. Da Margarito – la certezza -, a Boutimah – la sorpresa -. Passando per la classe infinita di Renatinha (non a caso tra le 10 migliori al mondo, in attesa del verdetto) e la coesione di un gruppo che fa dello stare insieme il proprio cavallo di battaglia. Come ci ha raccontato Ana Soldevilla: “Di solito il giorno della gara pranziamo tutte insieme. È una bella abitudine che ci ha dato Tony (Marzella, ndr), ci fa bene. Perché questo ci unisce, ridiamo, scherziamo”.

Dagli abbracci e le risate alla quarantena è passato un attimo. Nel mezzo il primo evento dell’anno, anzi, di sempre. La prima edizione assoluta della Coppa Divisione organizzata in casa, a Taranto: Real Statte-Salinis 1-6. Game, set, match. Una batosta non da poco in quella che potrebbe essere stata l’anticipazione della finale scudetto. Una debacle senza rivincita, cancellata dall’emergenza. Salinis e Montesilvano: le prossime due partite sul calendario delle rossoblu sarebbero state anche le più interessanti del campionato. In attesa delle Final Eight di Coppa Italia e dello sprint finale. E invece siamo qui, sospesi, come le ragazze di Tony Marzella tra un campionato semi-perfetto (16 vittorie, 1 pareggio e 1 sconfitta) e una sconfitta che avrebbe potuto rappresentare l’inizio di una crisi d’identità, o della riscossa. 

Difficile a dirsi, mentre si rimugina in quarantena. Mentre l’Italia combatte una guerra per certi versi più grande di lei e che vincerà, come sempre. A Statte si ripensa a quello che è stato e quel che forse sarà. Un campionato vissuto superando limiti e record in quarta marcia: c’è stato un problema nella scalata. Che tutto finisca qui sarebbe la beffa più grande. Ecco perché, in questo stop che addormenta anche il futsal e quindi la passione di tutte, tra chi sportivamente sta peggio c’è l’Italcave Real Statte.