Un sogno a occhi aperti, una favola da continuare a scrivere. Quella del Fulgor Octajano è sicuramente una storia che merita di essere raccontata. La squadra campana all’esordio in Serie A2, si sta imponendo come una delle realtà più forti del campionato nel girone D.

Al momento le ragazze di mister Vincenzo Iamunno, che hanno vinto tutto a livello regionale nelle precedenti stagioni, occupano la quinta posizione in classifica, che se rimanesse tale vorrebbe dire play-off. Un desiderio da cullare, visto che siamo ormai giunti al rush finale di questa intensa annata. Ne abbiamo parlato direttamente con il tecnico della squadra campana, una intensa chiacchierata all’insegna della passione per il futsal.

In questo momento occupate la quinta posizione in campionato. Credere nei play-off è possibile?

“Il nostro progretto iniziale era quello di fare un campionato nazionale nei primi tre anni. Dopo una sola stagione, abbiamo vinto tutto a livello regionale. Così abbiamo riprogrammato i nostri obiettivi, all’inizio si era parlato di un campionato dignitoso e di una salvezza tranquilla. Tutto quello che veniva oltre le aspettative sarebbe stato qualcosa in più. Io non sono uno che si sbilancia facilmente, però oggi il nostro progetto è diventato una realtà. Stiamo lavorando bene, e visto che ci troviamo nelle posizioni dove si balla, proveremo a ballare. Faremo di tutto per mantenere queste posizioni e per misurarci con squadre con ambizioni diverse”.

Quali sono gli avversari da temere di più per la corsa ai play-off?

“Al di là del Lamezia che vedo sotto l’aspetto tecnico-organizzativo un passo più avanti, abbiamo tanto rispetto per le altre, però paure o timori di essere da meno no. Se dovesse finire così, ce la giocheremo tranquillamente. Abbiamo fatto grandi partite proprio con le squadre che sono in alta classifica. Ce la giochiamo con tutte. Non ce n’è una con cui posso dire di non potercela fare”.

La vostra era una squadra allestita per lottare per questi traguardi? Cosa vi siete detti a inizio stagione?

“Al di fuori di 4 calciatrici su 14, le altre sono superstiti dello scudetto e della supercoppa vinte a Poggio Marino qualche anno fa. Io avevo avuto questa esperienza, e queste ragazze mi hanno convinto a tornare nel femminile, visto che da quel momento in poi mi ero dedicato solamente al maschile. Ho rifiutato anche proposte di campionati nazionali maschili, per dedicarmi a questo progetto. Non abbiamo mai parlato di cose superambiziose, ci eravamo proposti di fare un campionato dignitoso, per il momento ci sta andando tutto molto bene”.

Prossimo impegno contro il Lamezia, come la state preparando e quali sono le insidie maggiori?

“All’andata facemmo una grande partita, peccando solo di inesperienza. La stiamo preparando come tutte le gare, al di là del valore dell’avversario. Certo, ci brucia ancora quella sconfitta perché sicuramente meritavamo qualcosa in più rispetto al risultato finale. Certe partite si preparano da sole, siamo motivati per fare una prestazione all’altezza”.

Quant’è importante per la Campania che il Nuceria, abbia vinto la Coppa Italia di Serie C? 

“Questo per tutto il movimento campano è un lustro e un motivo d’orgoglio. Colgo l’occasione per fargli i complimenti e un grande in bocca al lupo per quello che poi sarà il dopo. Fa piacere, perché significa che in Campania, oltre che nei campionati maschili, anche in quelli femminili si sta affermando un movimento che può competere con altre realtà e altre regioni più blasonate”.

Le piace il campionato di Serie A2 a quattro gironi? Cosa ne pensa?

“Io sono legato al campionato di massima serie quindi mi piace di più il girone unico. Però so che è una cosa che caricherebbe le società a livello economico e logistico, quindi questa cosa dei quattro gironi mi sembra giusta per questo motivo. Forse, secondo il mio parere, essendo dei professionisti anche noi nel nostro piccolo, sarebbe più giusto un doppio girone centro-nord e centro-sud, per renderlo più bello e particolare e più vicino al campionato di massima serie. Il fatto che sia troppo suddiviso lo fa sembrare meno importante di quello che in realtà è”.

Ha avuto modo di vedere le final four di Coppa Italia? Qual è la squadra e la calciatrice che la hanno impressionato di più?

“Io ho delle giocatrici che hanno giocato con me, a cui sono rimasto affezionato e sono dei grandi talenti. Però non appartengono a questa parentesi di coppa. Gimena Blanco e Alejandra Argento, due giocatrici argentine per le quali stravedo. La Coppa l’ho seguita, sono state partite di buon livello. Mi sono divertito, alcune gare mi sono piaciute, altre no. Noi ci stiamo preparando per questo finale di campionato, siamo concentrati su questo, poi vedremo con il presidente cosa fare”.

A livello personale qual è il suo sogno, la sua ambizione?

“Più che sogno è un desiderio, ed è quello di finire nel migliore dei modi il nostro campionato, facendo quanti più punti possibile. Se poi dovesse succedere di giocarci tutto in una partita di play-off, quello allora diventerebbe un sogno. Arrivare in Serie A nell’arco di pochi anni, sarebbe come vincere uno scudetto”.

Valerio De Benedetti