Per lei la Lazio è ormai una seconda pelle. Sara Agnello, con i suoi sei anni in questa società (di cui quattro a L’Acquedotto, prima che la Lazio ne acquistasse il titolo), è a tutti gli effetti un’autentica veterana. Un matrimonio, quello tra la carismatica numero 9 e i biancocelesti, fondato sulla grande stima e fiducia reciproche.
In questa intervista concessa in esclusiva a Ladyfutsal, Sara ci confida le sue aspettative per la prossima stagione, oltre al suo grande amore per questo sport e per la maglia che indossa…
Ciao Sara! Come sta andando la preparazione?
“Sta procedendo tutto bene, anche le amichevoli: ogni cosa sta andando come da programma”.
Cosa ci dici della squadra?
“Stiamo benissimo insieme, anche con le ragazze nuove ci stiamo trovando bene. Ma questa è una caratteristica del gruppo da anni”.
Cosa ti aspetti dalla prossima stagione?
“Sicuramente vogliamo fare meglio dello scorso anno. Soprattutto in campionato, visto che lo scorso anno non siamo riuscite a qualificarci per i playoff, mentre in Coppa Italia siamo arrivate in finale. La squadra punta a fare meglio, è stata costruita per questo anche grazie ad una campagna acquisti importante”.
Un tuo giudizio sul girone?
“Sono tutte squadre preparate, non c’è nessuna formazione “materasso”. Hanno tutte giocatrici di livello. Sarà importante affrontare ogni partita nel modo giusto”.
Qui sei ormai una veterana…
“Sì, è il sesto anno in questa società. Decisi all’epoca di prendere parte a questo progetto importante, perché è una società ambiziosa che lavora bene e con la massima fiducia nei confronti di Daniele (Chilelli, ndr). Fiducia pienamente ripagata. Negli anni ci siamo tolti tante soddisfazioni, e speriamo di togliercene ancora di più!”.
Cosa rappresenta per te il futsal?
“Sono diciannove anni che gioco a calcio a 5: sono tanti, calcolando che io ne ho ventinove. Questo sport per me rappresenta tanto. Ho sempre partecipato ai massimi campionati e l’ho sempre vissuto come una cosa importante: se non lo vivessi così, preferirei smettere. Del resto occupa una grossa parte della mia vita. L’altra è il lavoro: sono una psicologa nell’ambito della psicologia dello sport. Sono le due parti fondamentali della mia vita”.
E giocare nella Lazio, invece, che significato ha per te?
“Ormai è una seconda famiglia. L’ho scelta tanti anni fa ed è una famiglia acquisita, qui mi sento a casa. La maglia ormai è come averla cucita addosso”.
Sara, il tuo sogno?
“A livello sportivo, raggiungere un risultato importante con questa squadra. Riuscire a vincere qualcosa con la Lazio sarebbe la realizzazione di un sogno”.
Valentina Pochesci