Dalla Serie D alla A2, un doppio salto da far venire le vertigini. Forse ai comuni mortali, non a Silvia Pietraforte, nuovo tecnico del Real Praeneste e già vittoriosa all’esordio in Coppa della Divisione. Il 2-1 rifilato in trasferta all’Olympia Zafferana è un ottimo inizio per una squadra ricca di giovani e di esordienti, proprio come la loro allenatrice che si è raccontata in esclusiva a Lady Futsal.

Domenica scorsa hai fatto il tuo esordio assoluto nel ‘nazionale’, che emozioni hai provato?

La sera prima e nel viaggio verso Catania ero molto tranquilla. Poi una volta che sono entrata nel campo ancora vuoto mi sono detta: “È arrivato il momento” (ride ndr). Mi sono presa per me i minuti in cui le ragazze di sono cambiate. È in quegli istanti che ti passa tutta la carriera davanti, i tuoi anni passati. Poi una volta che le ragazze sono entrate nel riscaldamento la mia testa e tutti i miei pensieri erano rivolti alla gara.

Tra l’altro tu non eri l’unica esordiente.

Sì, anche alcune ragazze domenica hanno esordito in campo nazionale. È stata la prima volta per tante di noi, il fatto che abbiamo vinto è un segno assolutamente positivo.

Il salto di categoria ha comportato modifiche ai tuoi metodi di allenamento?

No, assolutamente. Però essere il tecnico di una squadra di A2 mi permette di lavorare con delle atlete che conoscono già molto bene il calcio a 5, imparano in fretta. Poi con il fatto che la qualità tecnica è molto più alta, puoi permetterti di farle svolgere ogni esercitazione al massimo della velocità. Si alza l’asticella ed è tutto più professionale.

A proposito di alzare l’asticella, domenica c’è la Virtus Ragusa nel 2° turno di coppa. Come si batte una squadra così?

La Virtus ha fatto degli acquisti notevoli allestendo un roster di tutto rispetto, che darà filo da torcere anche alle più titolate, ne sono sicura. È un po’ un ‘Davide contro Golia’, non esiste una ricetta per batterli. Noi dobbiamo portare in campo la nostra professionalità, e che vinca il migliore.

In campionato di cosa dovranno avere paura le avversarie del Real Praeneste?

Gli altri club dovranno temere la nostra organizzazione. Spesso una squadra ben organizzata può essere più forte e più fastidiosa di un’altra con delle ottime individualità. Il Real Preaneste viaggia verso un’unica direzione, la coesione del gruppo sarà la nostra forza.

Da qui a un anno come ti vedi?

Sono un’allenatrice giovane, questo è il mio terzo anno effettivo da tecnico. Sono ambiziosa, ma tengo i piedi per terra e mi rendo conto che devo fare tanta esperienza e tanta gavetta, e questo è un motivo in più per ringraziare la società per la grande opportunità che mi ha dato. Spero di raggiungere gli obiettivi prefissati con il club, e quindi di vedermi di nuovo in questa categoria con il Real Preaneste.