Sta facendo volare la Noalese, lei che fino allo scorso luglio guidava la Nazionale italiana e il suo Verona. Già perché non dimentichiamoci che in A2 c’è una certa Melania Gabbiadini, classe ’83, cinque scudetti, due Coppe Italia, tre Supercoppe, 114 presenze in Nazionale e miglior calciatrice italiana per quattro anni consecutivi (2012-2015).

Da qualche mese Melania ha voltato pagina, ma non del tutto, andando a rinforzare una Noalese che giusto giusto tre giorni fa si è qualificata per la Coppa Italia (domenica giocherà il primo turno contro la Virtus Fenice).

In estate Melania alla Gazzetta dello Sport aveva detto: “..la mia scelta è stata dettata dal fatto che un’esperienza nel futsal mi ha sempre attirata e la voglia di divertirmi ancora spero mi regali nuovi stimoli. Imparare un altro modo di giocare mi incuriosisce molto e sono pronta a mettermi in gioco in questa nuova realtà”.

Avrà cambiato idea? Vediamo…

Melania, pensi ancora quelle cose?
“Inutile dire che è tutto totalmente diverso. Come calcio giocato, intendo. Fino ad adesso mi trovo bene, sono entrata a far parte della Noalese con molte aspettative perché il calcio a 5 mi ha sempre attirato. Sono contenta di come sta andando e del gruppo che ho trovato. Certo.. c’è ancora tanto da imparare, mi sento come una bambina al suo primo giorno di scuola. Però mi piace, è un gioco veloce e attivo… sono soddisfatta della mia scelta”.

Dopo 17 anni di calcio a 11, quindi, nessun rimpianto?
“Diciamo di si, non mi manca. La mia è stata una scelta molto ponderata, avevo bisogno davvero di cambiare qualcosa. Tutto quello che ho fatto fino a ieri lo tengo stretto a me come un bellissimo ricordo…”.

Domenica la Noalese si è qualificata per questa prima fase di coppa, immagino ci sia tanta soddisfazione…
“A inizio stagione qualcuno non si aspettava che saremmo riuscite ad arrivarci. La soddisfazione è tanta ma possiamo dare di più perché c’è tanta qualità. Siamo contenti di quanto fatto fino a oggi ma qualche partita l’abbiamo “toppata” e dobbiamo lavorarci su”.

Sei uscita dal calcio a 11 facendo “rumore”, sei entrata nel mondo del futsal, invece, in punta di piedi… al di là della tua squadra, lo segui?
“Qualcosa vedo, qualcos’altro leggo. Però, sinceramente, diciamo che mi sono un po’ disintossicata. Lo vivo per divertirmi dando sempre il massimo di quello che ho… però non sono diventata una fanatica”.

Tante ex calciatrici come te smettono per passare al futsal, perché?
“Può essere per uno sfizio personale, o un motivo per non lasciare completamente un pallone. Con questo non voglio sminuire il calcio a 5, anzi… ci sono tantissime giocatrici brave ed è uno sport di qualità, veloce e intelligente. Una bellissima realtà”.

Di sicuro, oggi, avrai più tempo libero…
“Bè, si (ride ndr). Prima mi allenavo tutti i pomeriggi, ora invece due, tre volte la sera. Così ho il tempo di allenare due squadre di bambini e di continuare a vivere la mia settimana con un pallone tra i piedi. Per pensare anche un po’ più a me”.

L’Italia femminile di calcio a 11 è a un passo dalla qualificazione al Mondiale…
“Siamo prime del girone e manca un passetto ancora. E’ un bellissimo gruppo e Milena Bertolini come allenatrice è molto brava. Sono molto speranzosa per la qualificazione a Francia 2019”.

Cosa che non si può dire, invece, per la Nazionale maschile…
“E’ stata una bella botta per tutta l’Italia. Però ti dirò, da una parte questa eliminazione potrebbe essere una svolta per tutta la Federazione per cercare di capire se qualcosa, davvero, può cambiare”.

Tommasi potrebbe essere l’uomo giusto per la FIGC, secondo te?
“Tommasi ha tanta passione per il calcio maschile e femminile, ha sempre dato una grande mano alla nostra realtà. Lui potrebbe essere l’uomo giusto”.

Serena Cerracchio