Con la nostra “inviata” Maddalena Oldrizzi, siamo andati a vedere l’incontro di A2 tra l’Audace e il Flaminia Fano: ecco le due protagoniste dell’incontro…

SUSI FACCANI, un muro davanti alla porta

Ha smorzato in gola parecchie urla di gioia alle sue avversarie, ieri a Verona. Perché se il Flaminia è lassù in classifica non può essere un caso: il miglior modo per vincere le partite è la difesa. E avere un portiere così facilita le scalate.

Susi ha difeso i pali contro un’Audace aggressiva e vogliosa di trovare i tre punti, che talvolta è stata anche superiore nel gioco al Flaminia. Eppure…Eppure Susi le ha tenute lì. Ha difeso sempre con ordine, chiamando le sue anche da lontano, facendosi trovare sempre pronta. Salvare tre, quattro palle gol in una partita di futsal non è cosa da poco: ha tolto dai piedi delle padrone di casa più palloni, deviandoli in angolo proprio quando sembravano destinati alla rete. Nel finale, in cui il Flaminia è rimasto con un uomo in meno e l’Audace attaccava a pieno organico, Susi ha salvato l’occasione da gol forse più clamorosa, negando a Scolaro la gioia del pareggio a pochi secondi dal triplice fischio dell’arbitro. Quindi un applauso a Berti e Magnanti che sono andate in rete, ma Faccani si è guadagnata la copertina del match, perché quelle parate valgono come gol.

STEFANIA MARCAZZAN, il talento paura non ne ha

Dall’altra parte, sugli scudi troviamo Stefania Marcazzan. Il capitano dell’Audace, dopo mesi difficili a causa di diversi infortuni e guai fisici, sembra finalmente essersi messa il peggio alle spalle: un match duro e dispendioso, ma non si è mai tirata indietro.

Marcazzan torna a far urlare di orgoglio i tifosi di casa chiudendo sempre le avversarie, facendosi trovare pronta ovunque, senza mai mollare. Un capitano vero, che dopo la sconfitta contro il Trilacum ha guidato le sue compagne a una rivincita quantomeno di carattere, seppur non supportata nel risultato. Il doppio salvataggio sulla linea vale da solo la presenza al palazzetto, le coperture in scivolata altrettanto. Un laterale che è anche un po’ centrale e un po’ pivot: il sinistro micidiale ieri non ha colpito, ma per il ritorno al gol ci sarà tempo. Ieri era difficile, ma l’Audace, anche se perdente, ha dimostrato di avere un grande orgoglio. Marcazzan, con il cinque sulle spalle, ha fatto vedere a tutti che buttare il cuore oltre l’ostacolo serve, soprattutto per chi da questo campionato “pretende” solo di salvarsi. Questa Audace, giocando in questo modo, l’obiettivo lo può centrare alla grande, forse anche qualcosa in più. Con un capitano così, la strada è spianata.