Nel mondo del calcio a 5 romano, si scrive futsal e si legge David Calabria. Un’istituzione di questo sport, prima portiere e poi allenatore. Anzi, insegnante. Il suo passaggio al femminile l’ha consacrato anche nel mondo in rosa, di cui oggi è uno degli esponenti principali. Dopo Coppa Italia e Scudetto con la Lazio, e i tre straordinari anni con la Virtus Ciampino, è ripartito dalla Serie D. Trasformatasi in Serie C grazie alla vittoria di campionato e coppa. Ma questo poco importa a chi ha una visione del tutto differente dello sport: “Per me, più che la categoria conta lo stimolo e il divertimento” – ci ha detto in esclusiva – “Ho cominciato la mia avventura al Progetto Futsal quasi per scherzo, tutto è nato perché volevo dare una mano al mio amico Claudio Giuggioli. Poi mi sono innamorato di queste ragazze e di questo ambiente, da lì la decisione di continuare con loro. A darmi lo stimolo non è il campionato in cui alleno, ma il poter lavorare con un progetto che permetta a ognuna delle sue componenti di crescere in tutti i sensi”.

La curiosità è che per diversi motivi a contattarci è stato lo stesso David. L’inizio di Serie C Lazio delle sue ragazze è stato stupefacente, ma ciò non significa che siano il club da battere: Siamo una buona squadra, però i favoriti sono altri. La Roma CF ha giocatrici che hanno fatto la storia di questo sport, sono arrivati secondi lo scorso anno e si sono persino rafforzati. Mi sembrerebbe quasi irrispettoso non citarla come squadra da battere: non c’entra la scaramanzia o altro, perché non lo sono, è solo una questione di logica e razionalità. Certo è che noi ce la giochiamo con tutti e tutto, questo si, ma non mi sento così favorito sinceramente (ride, ndr). Lavoriamo ogni volta per essere più forti dell’avversario che incontriamo. Possiamo vincere contro chiunque ma anche perdere con chiunque se non ci esprimiamo al massimo”.

Il dato di fatto è che il Progetto Futsal sta giocando ad altissimi livelli: “Io lavoro per dare fastidio là sopra e, come detto, giocarmela con tutti. Se a fine campionato la mia squadra si dimostrerà la migliore, allora saremo tutti contenti. Preferisco puntare sempre al massimo, alzare l’asticella. Non voglio accontentarmi. Assieme a noi giusto dire come stiano facendo molto bene il Casal Torraccia, l’Atletico Tirrena, la Vis Virago…sono tutte lì a lottare per cercare di scalzare pronostici”. Il Progetto non si adagerà sugli allori: Nel mercato di dicembre cercheremo di rinforzare la squadra. Tombesi e Papili andranno via, quindi dovremo rimpiazzarle e cercare di migliorarci. Lavoriamo per diventare più forti, non ci accontentiamo”.

Prima però, viene l’amore per il futsal: “Sono sempre stato abituato a istruire. Quindi spero di riuscire a dare un contributo alle ragazze in tal senso. Poi, cosa poterà a livello di classifica non lo so. La mia è una squadra che tende a giocare anche bene, è organizzata e questo per me è già un buon risultato. Il merito va alle ragazze che si mettono a piena disposizione del sottoscritto”. Il rendimento della sua squadra parla chiaro, la mano di Calabria si sente: “Il direttore d’orchestra, se mancano gli strumenti, conta poco. Io e il gruppo siamo sulla stessa lunghezza d’onda. Da parte mia c’è la voglia di insegnare a giocare a futsal, mentre loro hanno voglia di imparare a farlo. Quando c’è questo binomio tutto diventa più facile, il difficile è metterlo sul campo contro avversari che sono validi e agguerriti”. Validi e agguerriti come il Progetto Futsal di David Calabria, guai però a consegnargli la palma di favorita. Solo il campo darà il suo verdetto: parola di un’istituzione.