Anche a Grottaglie, nel tarantino, le certezze che rimbalzano sono due. La prima è che il Bitonto, la Polisportiva del patron Silvano Intini e del mister Michele Pannarale, ha una mentalità talmente ingorda che non vuole lasciare niente a nessuno.

L’ANALISI – La seconda è che la protagonista assoluta del campionato è sempre lei, arriva dal Brasile e si chiama Brenda Moreira. Una sentenza mortifera per le avversarie, una cassaforte piena di reti e successi per la squadra neroverde. Il numero 13 è un cecchino infallibile, incontenibile davanti alla porta, ma pronta anche quando si tratta di sradicare la sfera dai piedi delle avversarie. Con le quattro marcature del match del 16 gennaio, è arrivata a 32. Nettamente davanti alle altre e già vicina alle 42 dello scorso anno in 16 partite, con le quali ha trascinato il Fasano al successo finale. Samba pura, allora. Se le cose stanno così, allora, facile capire tutto il resto. Dopo le sette reti rifilate all’andata (esordio assoluto in serie A2), le leoncelle ne affibbiano altrettante a campi invertite e partono alla grandissima anche nel girone di ritorno, confermando di essere in una forma quasi invidiabile. E sono i numeri, inequivocabili, a metterlo in evidenza: nove vittorie in dieci partite – tre sono ancora da recuperare -, 28 punti in classifica, a -3 dal Molfetta che però ha due partite in più, settima vittoria consecutiva, quinto squillo di fila in trasferta stagionale (solo successi, quindi), 88 reti segnate (più di tutte), appena nove quelle subite (nessuno ha fatto meglio), miglior rapporto media punti/partite disputate.

LA GARA – Anche la partita del PalaCampitelli, allora, non è poi di difficile lettura. Il Bitonto, privo della peruviana Grecia Fontela, ma con l’esordio del portierone Gabriella Tardelli (una parata davvero super per lei nel secondo tempo) conduce i primi 10’ all’impazzata, come se fosse indiavolato. Assalto alla porta difesa dalla classe 2000 Francesca Trumino con un Grottaglie forse un po’ intimorito da tanta veemenza. Reti di Moreira e Cristina Caciorgna, e altre fallite per imprecisione e le parate del portiere gialloblu. La seconda parte di primo tempo, invece, è nel segno del controllo totale. Le leoncelle comandano quasi a occhi chiusi ma con ritmi un po’ più blandi, mentre le padrone di casa di mister Antonio Locorotondo si posizionano meglio in campo e provano un po’ di mordi e fuggi. Al riposo è 0-2. Il controllo totale continua anche nella ripresa, con la differenza, però, che arrivano reti a grappoli. Altre tre della incontenibile Moreira, e pure una di Marfil Errico e, ai titoli di coda, di Valeria Valenzano. Morale della favola: 7-0, e la differenza di 19 punti tra il Grottaglie e il Bitonto che c’erano prima del fischio iniziale, si è vista tutta. Domenica prossima, al Paolo Borsellino, arriva la Woman Napoli fanalino di coda. Sulla carta, l’occasione più ghiotta per migliorare numeri già straordinari.

Ufficio Stampa Polisportiva Bitonto