PAOLA MARCONE

Perché lo ami? – “Amo il Futsal in generale, ma il settore giovanile in particolare. Questo mi fa sentire viva: non c’è vittoria, non c’è punto, c’è solo la gioia, l’apprendimento. Veder crescere i talenti, vederli migliorare, senza l’ansia dei risultati, ma pensando esclusivamente al divertimento. Questo per me è lo sport, questo è il significato che lo sport deve avere”.

Perché lo odi? – “Per quel che riguarda l’odio, è abbastanza semplice: ho perso due scudetti ai rigori, ho odiato quei momenti, anche se fanno parte del gioco e vanno accettati. Quello che mi dispiace è che la Federazione mi pare si sia stagnata. Quando, anni fa, venne proposto il campionato nazionale ci fu un sentimento d’euforia condiviso da tutti, poi però ci siamo fermati. In quattro anni che c’è il campionato nazionale siamo ancora al punto di partenza. Il campionato invece deve essere più intrigante, crescere di anno in anno: la Federazione deve riuscire a creare maggiore competitività. Senza competitività non c’è crescita”.

Elmar Bergonzini