Silvia Pietraforte e il suo Real Praeneste. Mister e squadra, due percorsi paralleli e condivisi. La prima stagione nel nazionale del tecnico praenestino sta andando secondo i piani, sia in termini di gioco che di classifica. Ma la soddisfazione lascia spazio a un leggero campanello d’allarme. In sottofondo, arrivato col 2020. La sconfitta con la Brc e il pareggio con la FB5 Rome non sono stati due risultati all’altezza delle aspettative: “Mentalmente siamo rimaste un po’ in vacanza” – ha rivelato Pietraforte a LadyFutsal – “Non che l’impegno delle ragazze non sia costante, però anche l’agonismo e la voglia di tornare in campo vanno allenati. Questa è una squadra che va stimolata e tenuta in palla sempre, quindi probabilmente abbiamo un po’ peccato su questo aspetto. E la responsabilità in primis è la mia”.

Quindi si parla, cercando il bandolo della matassa: “Ci siamo confrontate sia dopo la Brc che la FB5, e siamo tutte coscienti di trovarci in un momento non buono. Cercheremo di rimetterci in carreggiata dalla prossima sfida, anche se quella contro la Virtus Ciampino sarà una partita proibitiva. Però la palla è rotonda e tutto può succedere. Speriamo di avere una reazione intanto”. Quindi, come ha affrontato la settimana di stop il Praeneste?: “Ho cercato di tenere i ritmi alti e il cervello sempre acceso in allenamento. Abbiamo delle defezioni, il nostro capitano è squalificato e un paio di ragazze sono assenti per motivi personali. Non siamo tutte, ma non cerchiamo alibi”.

Non cerca alibi, Silvia, né si pente delle proprie scelte: “L’impatto con un campionato così distante rispetto a quello dove allenavo l’anno scorso (la Serie D, ndr) è stato tosto. Però è un campionato bellissimo, dove anche quando perdi fai calcio a 5. Sono una persona abbastanza coerente quindi rifarei ogni scelta, anche se non sono presuntuosa (ride, ndr). Qualcosa da limare e rivedere c’è, ma nel complesso sono molto contenta di come sta andando e anche della risposta delle ragazze. Si impara soprattutto degli errori”.

Comunque, il Praeneste resta a soli 6 punti dalla zona play-off: “Noi, per come siamo fatte, non guardiamo la classifica. Se guardi avanti e sei in un buon momento puoi peccare di presunzione, se guardi indietro e hai paura magari sbagli di più. Quindi ci si gestisce partita per partita. Sembra scontato ma alla fine è così. Si affronta ogni avversario che si ha davanti sperando di ottenere quei punti che ti aspetti, cosa che a noi non è successa nelle prime due partite dell’anno. Dobbiamo finire la stagione con una salvezza piena, tranquilla, senza passare per i play-out. Fino a che la nostra classifica resta così va bene”. Prima però, almeno sul piano dell’atteggiamento, serve spegnere quel flebile campanello d’allarme.