Conosciamole meglio. Sono le donne che fanno girare il pallone nel quadrato di gioco, ma nella vita girano a mille con i loro interessi e le loro opinioni. Eccole le donne del Martina Calcio a 5 femminile. Conosciamo più da vicino Carmela Ricco.

Da che età hai iniziato a giocare a calcio a 5?
”Ho iniziato a giocare a calcio in generale da piccolina, alle scuole materne”

Chi te l’ha proposto?
”L’incontro con il futsal l’ho avuto a 8 anni e penso che questa passione mi sia stata trasmessa inconsapevolmente da mio padre che però giocava a calcio a 11”

Cosa ti piace di più di questo sport?
”Quello che più mi piace del calcio a 5 è l’aspetto tecnico-tattico, quindi l’utilizzo della testa nonché la velocità di pensiero. Non ha tempi morti ed è spettacolare da giocare e da vedere, molto più del calcio a 11 a tratti”.

C’è qualcosa in cui vuoi migliorare? E cosa?
”L’aspetto sotto cui vorrei migliorare è sicuramente la tenacia nonché l’attenzione in entrambe le fasi, difensiva ed offensiva. Possibilmente con la finalizzazione”.

Qual è il tuo obbiettivo quest’anno?
”L’obiettivo personale è migliorarmi come atleta e persona superando i miei limiti. Dalla squadra mi aspetto continuità nei risultati, coesione, maturità. Solo così si possono raggiungere traguardi importanti”.

Cosa vuoi dalla squadra quest’anno?
”Voglio che si crei Unione (la U in maiuscolo non è a caso), la perseveranza per un obiettivo condiviso, la costante voglia di migliorare e di mettersi in gioco in prima persona senza scuse o alibi”.

C’è una giocatrice/giocatore a cui ti ispiri?
”Il giocatore o meglio calcettista a cui mi ispiro è il capitano della nazionale italiana di futsal Gabriel Lima”.

Colore preferito?
”Il mio colore preferito è decisamente il blu”.

Hobby?
”L’hobby per forza di cose è il futsal che non può essere una professione. E comunque la musica ha la sua rilevanza”.

Qual è il valore che consideri più importante?
”Il valore più importante per me in assoluto è la lealtà..ahimè oggi giorno quasi una rarità”.

Secondo te, perché c’è tanta violenza fra uomo e donna?
”L’ultima è una domanda che potrebbe avere tante chiavi interpretative..sicuramente tutto parte da un fattore prettamente culturale. Vivendo in una società prettamente maschilista, la donna ha sempre e ancora oggi ha serie difficoltà ad essere presa in considerazione in vari ambiti. Per questo si verificano troppi episodi di violenza..non si riesce ad accettare che in realtà non c’è per forza un genere a dover vincere e l’altro a soccombere”.

Ufficio Stampa.