“Serie A? Aspettiamo il ripescaggio”, dichiara Loredana Ceccarini.

Loredana Ceccarini dopo la delusione non ferma l’entusiasmo. L’ex calciatrice, rimarrà alla guida della Coppa d’Oro anche per la prossima stagione.

Giocatrice prima, allenatrice poi, Loredana Ceccarini ha visto crescere il futsal femminile in maniera esponenziale. E qui, ne ha raccontato le emozioni…

Partiamo dalla fine? La mancata serie A…

“Stiamo lavorando molto per non farci trovare impreparati la prossima stagione. Certo, un po’ di delusione c’è perché nelle ultime giornate abbiamo buttato l’accesso diretto in serie A. Ma il pallone è rotondo e guardiamo avanti”.

Da dove ripartirà quindi la Coppa d’Oro?

“Ripartiremo dall’ ossatura dell’altro anno ma stiamo valutando anche altri rinforzi. L’obiettivo è quello di allungare la rosa anche perché abbiamo fatto domanda per il ripescaggio in serie A…”.

Che idea ti sei fatta della serie A?

“Per quanto riguarda la velocità la serie A è a un buon livello, non a quelli della Elite ma superiori alla C. Dentro un palazzetto la palla è più veloce e devi avere una panchina lunga per essere sempre pronto a dare il cambio. E’ certamente più stimolante e competitivo come campionato”.

Mister, la tua storia d’amore con il futsal inizia circa 35 anni fa…

Si, ne è passato di tempo. Possiamo dire che sono nata insieme al calcio a 5 laziale. Io ho partecipato come giocatrice al primo campionato di calcio a 5 organizzato dall’MSP, UISP, AICS, ora non ricordo bene. E oggi è tutta un’altra storia.

Cioè?

“Noi giocavamo sui campi dissestati dove avevi le linee fatte con il gessetto, praticamente. Oggi vedere questo movimento è una bella emozione: le ragazze sono cambiate anche a livello fisico. E sinceramente non pensavo che il calcio a 5 potesse arrivare cosi in alto perché con l’esperienza del calcio a 11 abbiamo visto il menefreghismo della federazione e degli organi competenti intorno alle donne e al movimento femminile calcistico”.

Montesilvano campione d’Italia. Scudetto meritato?

“Strameritato. Ho molta stima di Francesca Salvatore, ho vissuto la sua escalation negli anni e mi piace molto come allenatrice. Sa gestire molto bene la sua squadra e l’ha dimostrato in finale. Anche non avendo una rosa al livello dell’Isolotto ha vinto con il gruppo”.

La giocatrice più forte?

“Senza dubbio Cely Gayardo. E’ una giocatrice completa, lei può fare tutti i ruoli, è quella che ti fa la differenza quando entra. L’altra è Luciléia, è brava perché fisicamente la palla non la perde mai ma secondo me non è completa come Cely”.

Italiane o… straniere?

“Bisognerebbe trovare una via di mezzo. Più si va avanti più passa il messaggio che se non hai le straniere non sei una squadra e non è così. Qualcuna si, certo. Anche perchè migliora il nostro gioco e quello di ogni squadra facendo crescere anche le nostre italiane. Ma non troppo, altrimenti si ritroveranno sempre le stesse squadre a lottare per qualcosa con le giocatrici italiane sempre con meno spazio a disposizione”.

Il tuo sogno nel cassetto per la prossima stagione?

“Se facessi la C di vincerla. Se dovessimo essere ripescate in serie A di vivere una stagione tranquilla e di giocarcela a buon livello con tutti”.

Serena Cerracchio