Una vittoria storica conto il Montesilvano quella del Breganze, arrivata con un secco 4-1. Una grande prestazione di tutta la squadra, rinnovata per gran parte durante l’estate. Emozionata, ancora oggi dopo tre giorni, il capitano Chiara Cerato che con una doppietta ha impreziosito la sua domenica personale:
“A fine gara ero emozionatissima perché abbiamo vinto contro una grande squadra che ha tanta qualità e che quest’anno ha aggiunto al proprio roster, ragazze di assoluto valore tecnico. Siamo riuscite a mettere in campo tutto quello che avevamo preparato durante la settimana e diciamo che abbiamo passato l’esame con un bel 30”.
E la lode, non te la dai?
“Ci sarebbe stata se non avessimo subito gol (ride ndr). A parte tutto, l’importante è sempre fare un gol in più delle avversarie”.
E tu ne hai fatti ben due…
“Mi era già capitato di fare una doppietta contro il Montesilvano ma in quel caso avevamo perso. Quest’ombra mi veniva dietro…ma sono riuscita ad abbatterla e per me è stata una doppia felicità. Il secondo gol? Di cattiveria. Se non lo avessi segnato Boutimah mi avrebbe picchiato, era lì da sola sul secondo palo. A parte tutto è stato importante perché è arrivato in un momento molto delicato in cui loro stavano attaccando parecchio. Una domenica diversa, con una doppietta a una grande squadra, da un “piccolo” ingegnere”.
Da ingegnere, a bomber, praticamente sei l’unica che lavora fuori dal campo, come la vivi?
“Per me continua a essere la passione la cosa più importante. E forse per questo una vittoria vale sempre doppio. Mi piace fare le corse dal lavoro al campo, non cambierei nulla di questo aspetto. Le altre ragazze, le “professioniste” come le chiamo io, lavorano in palestra, il futsal è al primo posto. Le stimo, molto. Ma a me non pesa tutto questo. Anzi..è uno stimolo maggiore”.
E ora, siete lì, al secondo posto a -2 dalla vetta…
“Non so se la dirigenza lo pensava: sai, quando l’80% di una squadra è nuovo, è sempre difficile. Invece le ragazze si sono inserite molto bene e direi che è tutto sorprendente sia a livello di risultati che di gioco, come era accaduto due anni fa. Alves, Rebe, Campanile, Soldevilla, Boutimah, Marino, Fichera. Ognuna di loro è cresciuta molto e sta dando tanto”.
E poi c’è una certa Bianca in porta che sta facendo il fenomeno…
“Lei è pazzesca: è più del 50% della squadra. Tanti la confrontano con un gioco “maschile”. Purtroppo lo scorso anno è entrata tardi per problemi burocratici, senza nulla togliere a chi c’era prima, certo”.
Due anni fa eravate un po’ la sorpresa, poi lo scorso anno siete rimaste fuori dalle otto, ma quest’anno mi sembra vi siate riprese alla grande, no?
“Credo che sia un po’ il ciclo che cambia. Lo scorso anno ci è mancato tantissimo non giocare la coppa che due anni prima avevamo avuto in casa. Stesso discorso per i playoff. A maggior ragione la voglia di riscatto è tanta. E’ un campionato molto equilibrato rispetto agli altri anni ed è più stimolante guardare anche i risultati delle altre squadre. Diciamo che stiamo facendo un bel bottino prima che gli extraterrestri cadano di nuovo a dicembre nel nostro campionato”.
E intanto domenica c’è la difficile trasferta a Margherita, contro il Salinis…
“Sulla carta è una gara molto difficile, loro hanno messo su un roster importante e per questo non nascondo il fatto che siano favorite, sulla carta. Ma noi andremo giù per provare a portar via un punticino e fare del nostro meglio. Poi se non dovesse arrivare impareremo dai nostri errori e a limarli per accorciare il gap. Il gruppo nostro può fare la differenza e questa cosa per me rimane la più importante”.
Un grazie di cuore a Chiara Cerato che tra una rotonda e l’altra, di corsa e di filato, ci ha regalato più di qualche sorriso in un’intervista un po’ fuori dal comune.
(Foto/servizio Marco Dughetti)
Serena Cerracchio