L’ASD Flaminia Fano del patron Giacomo Grandicelli è già a lavoro per definire una chiara identità tecnico-dirigenziale, che proietterà la realtà fanese ancora verso grandi palcoscenici.

Dopo una stagione nella quale è arrivata una tranquilla salvezza nel campionato di Serie A, la prima squadra proverà ad alzare l’asticella per confermarsi finalmente tra le grandi. Per quanto riguarda l’aspetto tecnico, la squadra sarà sempre affidata alla guida di Alessandra Imbriani, che nella scorsa stagione succedette a Mister Paolo Albanesi, offrendo un grande apporto sia dal punto di vista tecnico che umano. Il gruppo, dopo un periodo di sbandamento dovuto all’impatto con la nuova categoria, ha finito per trovare la giusta quadratura, grazie anche all’esperienza dell’allenatrice Imbriani. La stessa si dice ansiosa di ripartire con le sue ragazze per questa nuova avventura:

Da quel 23 gennaio che ha ufficializzato il mio arrivo in panchina, è stato un crescendo di emozioni, di condivisioni, di intenti, di voglia di lavorare e migliorare, di lottare insieme. Sono arrivate così le belle prestazioni, i risultati e le soddisfazioni. Noi vogliamo assolutamente ripartire da questo”. Sugli obiettivi, l’allenatrice non si sbilancia: “Per me l’obiettivo principale sarà continuare, sulla scia del finale della scorsa stagione, ad allenare un gruppo motivato, sincero e rispettoso, che sappia quanto sia importante nel nostro sport il valore del gruppo e dello stare bene insieme, che lavori intensamente per migliorarsi sia individualmente che collettivamente senza porsi limiti. Con questi elementi sarà comunque per me un campionato vincente e sarà bello vedere dove si potrà arrivare”. Imbriani, infine, conferma di lavorare in piena sinergia con le scelte societarie: “Con la società sono in continuo contatto e il nostro intento è quello di creare i presupposti per fare un buon campionato. Non faremo grandi modifiche alla rosa, questo è un gruppo giovane molto valido sia tecnicamente che umanamente, con un buon margine di miglioramento. Ripartiremo da loro con l’innesto di qualche elemento che risponda alle nostre esigenze tecnico-tattiche”.

Le novità per la prossima stagione riguardano anche due volti noti della Flaminia, che entrano ufficialmente nella dirigenza biancoazzurra. Si tratta di Maurizio Guiducci, volto che ha sempre seguito sui campi d’allenamento la squadra, e Marzia Papi, quest’ultima già atleta della Flaminia, nonché capitano nella stagione dei record, che vide la squadra stravincere il campionato di Serie C per poi approdare nella massima serie. Maurizio Guiducci si dice pronto ad indossare le vesti da dirigente, per dare il suo apporto alla causa fanese: “La famiglia Flaminia mi ha sempre accolto a braccia aperte, come l’anno scorso quando ho ricoperto diversi ruoli, da responsabile del materiale a fotografo ufficiale, finendo per ricoprire il ruolo di autista durante le lunghe trasferte. Da quest’anno entrerò con piacere a far parte della dirigenza, ma di fatto continuerò a svolgere quei compiti che mi erano già stati affidati cercando di essere ancora più efficiente”. Vero e proprio esempio, dunque, per tutti gli addetti ai lavori, Guiducci potrà essere considerato il valore aggiunto dello staff dirigenziale: “Mi auguro e spero che le ragazze, vedendo l’impegno, il tempo e la passione che ho messo a loro disposizione, siano ancora più stimolate a far bene, ad impegnarsi e a lottare in campo su ogni pallone per poter poi condividere vittorie, gioie e soddisfazioni anche con chi ricopre cariche marginali”. Il legame con la società e con la figura del Presidente è così forte che le linee guida dettate dalla società, su tutte quella di puntare fortemente sul settore giovanile, sono già state recepite dal neo-dirigente: “Sono legato al Presidente Grandicelli da un’amicizia che parte da molto lontano ed è soprattutto alla sua presenza che devo il mio ingresso nella famiglia Flaminia. Impegno, serietà e collaborazione sono le basi su cui portare avanti il settore giovanile che sta tanto a cuore al Presidente. Dalla ‘cantera’ potranno nascere le future nostre campionesse. E’ una missione fondamentale della nostra società, è un grande motivo di orgoglio per tutto lo staff vedere le nostre allieve arrivare a sognare la Nazionale come è avvenuto ultimamente. Sono convinto che il lavoro principale per il settore giovanile sia quello di far divertire, socializzare e far crescere le giovani allieve, non solo fisicamente”.

Alle parole di Guiducci, fanno eco quelle di Marzia Papi, che dopo l’avventura da atleta finirà per occupare un ruolo da dirigente: “Il mio cammino da atleta per la Flaminia si ferma qui, dopo diversi anni. Sono riuscita ad assistere alle varie evoluzioni di questa società. Un’evoluzione che per quanto mi riguarda è stata molto soddisfacente, passando dall’amatoriale, alla serie C ed infine alla serie A. Mi sono sempre sentita in dovere di portare questa maglia con rispetto e passione, anche indossando la fascia da Capitano. Questi saranno gli obiettivi che vorrò inculcare alle nuove leve come dirigente. Svestirmi dalla figura di giocatrice ed intraprendere questa nuova esperienza in questa società mi fa onore perché c’è uno staff tecnico all’altezza. Appendere le cosiddette scarpe al chiodo è bruttissima come sensazione anche perché ancora mi sentirei di entrare in campo e giocare. Ma bisogna rendersi conto che a un certo punto si è avuto tutto ed è quindi giusto gustarsi ciò che è stato”.

Ufficio Stampa