Certezze. Quelle ritrovate dall’Italia in questa spedizione ucraina. Quelle cantate a suon di “Po-po-po-po-po-po-po!” al termine della finale della Lviv Freedom Cup contro le padrone di casa. Le azzurre portano a casa il primo test del 2020, il primo incoraggiante passo verso la qualificazione agli Europei che si giocherà il prossimo settembre. Lo fanno grazie alle larghe vittorie su Slovacchia e Repubblica Ceca, prima del difficile atto conclusivo proprio contro l’Ucraina. Dinnanzi alla quale Francesca Salvatore dispone il quintetto delle meraviglie Sestari, Borges, Coppari, Boutimah e Renatinha. È solo la formazione di partenza, perché questa vittoria appartiene al gruppo: il 2-4 finale è il frutto di qualità e sofferenze condivise.

UCRAINA ON FIRE – Che fatica, infatti, l’inizio contro questa Ucraina. Squadra tosta come il suo popolo. Difficile da scalfire, un osso duro fin dalle prime battute. Quando Hyrtsenko sale in cattedra e decide di dare spettacolo: prima colpendo un palo, poi realizzando il gol del momentaneo vantaggio al 3′ minuto. Una frustata all’orgoglio dell’Italia. Che nel frattempo aveva provato a reagire con Boutimah, bravissima e sfortunata nel farsi fermare dal legno poco prima del vantaggio delle padrone di casa.

RISPOSTE AZZURRE – Ma l’Italia è viva. Se le gialloblu la mettono sul piano della lotta, intesa come di resistenza fisica e mentale, le azzurre non sono da meno. Anzi, si rimboccano le maniche: quando il gioco si fa duro, l’Italia di Francesca Salvatore tira fuori gli artigli. Sfiora il pari con Grieco e infine lo trova con la migliore in campo, la solita Boutimah (assist di Barca). Poi al 19′ è sempre il Pivot dello Statte – fantastica nel girarsi in un fazzoletto-, a completare la rimonta per l’1-2 conclusivo della prima frazione. Risultato messo in banca anche da due grandi parate di Sestari, reattiva anche a pochi secondi dall’inizio della ripresa. Interventi provvidenziali per permettere a Belli di arrotondare il punteggio su rigore: 1-3, le azzurre a quel punto hanno già una mano e mezza sulla vittoria.

L’ITALIA FIRMA IL BIS – L’altra metà ce la mette chi ha il piede più vellutato di tutte. Perché l’Ucraina fa scorrere sulla schiena dell’Italia l’ultimo vero brivido del match – traversa clamorosa di Shulha -, ma deve arrendersi al golazo di Renatinha, alla quale la solita Barca serve un cioccolatino per timbrare l’1-4. Poco importa se poi Shulha buca una stranamente incerta Sestari (la palla le passa sotto il braccio, sfortunata, si riscatterà più avanti ndr) per il 2-4 finale. L’Italia soffre un po’ il ritorno delle ucraine e il portiere di movimento, e c’è spazio anche per un salvataggio sulla riga di Borges. Ma alla fine porta a casa anche la Lviv Freedom Cup trionfando nel secondo torneo amichevole dopo la Women Futsal Week Cup della scorsa estate. Una vittoria che ci voleva per dare morale a un gruppo reduce dalla doppia sconfitta in Portogallo dello scorso novembre. Lezione imparata, esame superato. Brava Italia, il cielo sopra questa nazionale è più azzurro che mai.

Di seguito, il tabellino della finale e il resoconto completo di tutto il torneo.

UCRAINA-ITALIA 2-4: 3′ pt. Hrytsenko (U), 8′ e 19′ pt. Boutimah (I), 1′ st. Belli (I – rig.), 3′ st. Renatinha (I), 6′ st. Shulha (U)

UCRAINA: Sahaidachna, Prokopenko, Shulha, Sydorenko, Klipachenko, Tytova, Hrytsenko, Pavlenko, Kyslova, Dubytska, Shevchenko, Yeromenko, Forsiuk, Dudarchiuk. All.: Oleg
ITALIA: Mascia, Pomposelli, Coppari, Borges, D’Incecco, Boutimah, Mansueto, Belli, Exana, Sestari, Renatinha, Barca, Marchese, Grieco. All.: Salvatore

GRUPPO A
1ª giornata
Italia-Slovacchia 6-0
Riposa: Rep. Ceca

2ª giornata
Slovacchia-Rep. Ceca 4-2
Riposa: Italia

3ª giornata
Italia-Rep. Ceca 8-1
Riposa: Slovacchia

Classifica*
Italia 6 (+13)
Slovacchia 3 (-4)
Rep. Ceca 0 (-9)

GRUPPO B*
Classifica
Ucraina 6 (+7)
Finlandia 1 (-3)
Ungheria 1 (-4)

*fra parentesi la differenza reti

FINALE 5°/6° POSTO

Ungheria-Rep. Ceca 3-2

FINALE 3°/4° POSTO

Finlandia-Slovacchia 3-5