Il Futsal Breganze ha chiuso i battenti. Ma lo ha fatto con cognizione di causa e responsabilità. L’amore per questo sport è tanto e la voglia di costruire concretamente qualcosa, puntando su certezze anziché sulle false “promesse” che a volte hanno caratterizzato l’andamento di alcune Società, ha spinto la proprietà e mister Zanetti a fare la scelta più logica, anche se più difficile dal punto di vista emotivo: dire “basta”.

Proprio con Luigi Zanetti, in questa intervista esclusiva a LadyFutsal, l’unica concessa fino ad ora, parliamo delle ragioni di questa scelta e delle emozioni che restano.

Scelta dura per una Società come il Breganze. Ti aspettavi che arrivasse la fine?

“Sì. Negli anni abbiamo creato un ambiente che si è fatto conoscere, ad immagine e somiglianza di quello che siamo noi. La filosofia era ‘esserci l’anno dopo’. L’ultima stagione doveva essere di rivalsa sull’anno precedente. La nostra volontà era quella di alzare ancora di più l’asticella. Quando lo si fa, in questo ambiente si alzano anche tutti i parametri. Eravamo pronti a fare innesti importanti. Nel momento in cui chi investiva ha avuto delle titubanze su di noi, ci siamo guardati in faccia io e Merlo. Negli anni passati abbiamo fatto sacrifici importanti. Non ce la siamo sentita di partite con promesse e non con fatti. La stanchezza, le difficoltà e le non certezze ci hanno fatto pensare che era arrivato il momento di fermarci, tutto qua”

Cosa ti resta di amaro in bocca?

“Di aver dovuto scegliere di smettere, di finire con il Breganze non per mia volontà ma perché sono stati determinati fattori e situazioni che ce lo hanno imposto. Mi rimane anche tanto orgoglio, quello di aver avuto il coraggio di farlo”

Da dove ripartirai tu come allenatore?

“Farò fatica a vedermi con un’altra maglia. Ci sono molte persone che mi hanno cercato, sia nel femminile che nel maschile. Mi prenderò un po’ di tempo per valutare bene dove ci sarà bisogno di portare l’esperienza che ho maturato in questi quattro anni di Serie A nazionale e di otto anni nelle giovanili. Non cerco visibilità ma la possibilità di un percorso di crescita con una Società”.

In bocca al lupo mister! Ci rivedremo comunque sui campi, anche perché chi, come noi, è appassionato di questo sport, non riesce a stare per troppo tempo lontano dal parquet…

Marco Ottaviani