Il countdown è praticamente finito, poche ore ancora e le otto regine di coppa, si ritroveranno per la prima giornata di incontri nel palasport di Cavezzo in provincia di Modena. Per poi spostarsi a Faenza. Tanta attesa per uno spettacolo che sarà certamente assicurato. Come arriveranno però le protagoniste? Ce lo siamo chiesto, insieme al nostro amico e tecnico di fiducia, Mario Mura, che tra l’altro una Coppa Italia l’ha vinta…

“Sarà una coppa molto bella con squadre davvero forti. Nella parte bassa credo che il Salinis parta favorito; dall’altra parte del tabellone tutte e quattro le squadre possono aspirare alla vittoria finale. Il Kick Off ha un grande collettivo e gioca bene, negli anni ha cambiato poco e ha sempre aggiunto una pedina in più, ma se la dovrà vedere con il Futsal Florentia di Marta e Renata, una sfida affascinante”.

Tu che finale vorresti vedere?

“Mi piacerebbe vedere Salinis e Ternana in finale. Entrambe hanno due allenatori che hanno vinto nel maschile e che sono abituati a palcoscenici importanti. Bellarte è un tecnico in gamba e nella Ternana c’è una certa Luciléia, con la quale c’è grande amicizia. Sarei contento per entrambe”.

Cosa può fare la differenza in queste gare?

“Ci devi arrivare in condizioni fisiche ottimali perché non hai praticamente tempi di recupero. E chiaramente l’aspetto mentale… ma ormai sono tutte squadre con giocatrici abituate a questi ritmi. Ci sarà molto equilibrio, soprattutto nella parte alta del tabellone”.

E le protagoniste?

“Renata, Vanessa, Taty, Dayane di sicuro saranno al centro dell’attenzione e da loro può sempre arrivare la zampata vincente. Così come i portieri, una categoria di cui si parla poco che in queste competizioni è fondamentale. Ma credo comunque che visto l’equilibrio che ci sarà, la differenza la farà il collettivo”.

Facciamo un salto indietro nel tempo a quella Coppa Italia alzata con il Sinnai nel 2013…

“Un’esperienza fantastica con ragazze meravigliose. Un trofeo che all’inizio della mia avventura (Dicembre 2012) non era nelle previsioni, poi è cambiato qualcosa: dopo la prima gara di coppa, la squadra si è resa conto che poteva fare qualcosa di importante. In semifinale contro la Lazio siamo stati perfetti e in finale contro lo Statte le ragazze non si sono disunite dopo il primo tempo che ci vedeva sotto 2 a 1. Nella ripresa il trionfo, voluto da un gruppo forte e coeso che aveva in Luciléia la sua stella ma che ragionava insieme. Emozioni forti che mi fanno venire ancora i brividi. Unico neo di quella stagione l’ aver perso la semifinale scudetto con l’ AZ ai tempi supplementari, avremmo potuto forse fare qualcosa di unico”.

S.C.