Un Gentleman con la G maiuscola. Probabilmente il giocatore italiano più conosciuto al mondo (non me ne vogliano gli altri…), non solo per la determinazione sul parquet, ma anche per il sorriso e il cuore grande con cui abbraccia i suoi vari amori: Manuela, Davide, Mattia, il futsal. L’abbiamo visto tante volte soffrire a fine gara per una sconfitta o un trofeo perso all’ultimo ma Stefano Mammarella mai si è sottratto a foto e chiacchiere con i suoi tifosi, tanti. Da vero Gentleman. E quanto gli manca oggi tutto questo…
“Sembra di fare la vita degli eremiti e in effetti inizia un po’ a pesare. Mi manca il lavoro, il palazzetto, mi mancano i compagni. All’inizio stavo benissimo, mi sono goduto appieno la mia splendida famiglia che tra allenamenti e trasferte vivo sempre troppo poco. Oggi però inizio ad accusarla un po’ questa quarantena…anche perché mia moglie Manuela impasta tutto il giorno e io neanche posso ingrassare, una fregatura (ride ndr)”.
Se siamo in attesa di sapere se il campionato ripartirà (quasi impossibile), la certezza è che non si potrà fare il camp per portieri…
“Ogni anno cresciamo di più grazie al lavoro di professionisti veri. Il nostro scopo non è “guadagnare” ma far stare bene e soprattutto permettere di far crescere i giovani con allenamenti specifici confezionando un prodotto per portieri di futsal. E sono rimasto stupito in positivo dalle tre ragazze che hanno partecipato la scorsa estate, avevano tantissima voglia di imparare e si allenavano più dei maschietti. Tanta soddisfazione”.
A proposito di femmine: in questi anni a Montesilvano di ragazze forti ne sono passate parecchie, hai avuto modo di vederle?
“Quando torniamo da qualche acciacco magari mi capita di allenarmi una mezzoretta con i portieri del Montesilvano femminile perché si allenano dopo di noi un paio di volte a settimana. Ogni tanto sono rimasto anche a vedere qualche allenamento e credo che il futsal femminile negli ultimi due anni sia cresciuto moltissimo, a livello tecnico e come visibilità. Le TV hanno dato una mano, tanto più la Nazionale italiana. Nello specifico tra tutte Cely Gayardo per la tenacia mi ha colpito molto e Amparo, pazzesca. E’ velocissima e ha grande coordinazione, davvero brava”.
A fine gara spesso vieni travolto dalle tue fans…possiamo dirlo?
“Non esageriamo…succede! Ci sono tante ragazze che vengono a vedere le partite e alcune a fine gara mi dicono che sono il loro idolo, di dargli qualche consiglio”.
E che consiglio gli dai?
“Di non smettere mai di divertirsi e di crederci sempre”.
Sei stato tre volte eletto portiere più forte del mondo (2011-2012-2014), che dici cambiamo il proverbio in Non c’è Tre senza quattro?
“Mi piacerebbe molto, non lo nego! Higuita (portiere del Kairat) mi ha superato, ora lui è a quattro nomination. Un motivo in più per fare bene e continuare ad allenarmi”.
Certo, trentasei anni e non sentirli, eh?
“Bè insomma, un po’ li sento. Ma vorrei continuare a giocare a livelli alti finché riesco, sperando che dopo questo covid ci possa essere una rinascita del futsal. Vorrei provare a giocarmi un altro mondiale, non lo nego, ma ci sono tanti ragazzi giovani in gamba e spero che un giorno prenderanno il mio posto. Molto dipenderà da me, certo vincere di nuovo qualcosa con la Nazionale non mi dispiacerebbe..”.
Un anno intenso il 2019: la Coppa Italia, i primi mesi buoni con l’Acqua&Sapone, l’uscita del libro. Forse unica vera pecca l’esclusione dal mondiale (da vedere quando si giocherà…).
“Quel pareggio con la Finlandia ancora brucia, inutile girarci intorno. Sai, a 36 anni senti il tempo correre e non puoi sapere se ti ricapiterà l’occasione. Ma la sconfitta fa parte dello sport e del futsal, per essere bravi giocatori e uomini intelligenti bisogna saperla accettare. Le squadre considerate fino a ieri minori sono cresciute tantissimo, guardiamo proprio la Finlandia che ci ha eliminato con due pareggi e una vittoria nel girone. Poi perdere con il Portogallo che era la squadra di casa nonché campione d’Europa ci poteva stare. Speriamo che ci sarà il tempo per ricompattare la Nazionale e poter fare bene al prossimo Europeo nel 2022 in Olanda”.
Tre giorni fa la giornata internazionale del libro. Piuttosto, “Il Portiere più forte del Mondo” come sta andando?
“Molto bene, Orlando ha fatto un ottimo lavoro. E’ stata un’idea sua che ha riscosso molto successo, ci ha visto lungo. Pensa che stiamo alla terza ristampa, non l’avrei mai detto. L’editore mi ha chiamato per dirmi che è stato il libro della sua casa editrice (Hatria ndr) più venduto nel 2019… wow!”.
Prima di lasciarci, un pensiero sul futuro del calcio a 5 è d’obbligo. Che pensi succederà?
“Secondo me riprenderemo a settembre e si giocherà a porte chiuse fino a dicembre. Non sarà il massimo ma l’importante è riuscire a far ripartire il movimento, le TV, le piattaforme per dare la possibilità a tutti di seguire da casa le partite. Dobbiamo stringere i denti ancora un po’, sono certo che torneremo più forti. Noi giocatori e tutto il futsal”.