Il futsal femminile della San Marino Academy si appresta a vivere la sua seconda esperienza nel campionato italiano di A2. Secondo torneo della Penisola per importanza, vedrà le Titane ai blocchi di partenza in ottobre. La prima giornata della competizione è fissata per il weekend dell’8-9 ottobre, quando le ragazze di Manuel Gabrielli osserveranno il turno di riposo: il debutto stagionale delle Biancazzurre sarà dunque fissato nel fine settimana successivo, con la trasferta in Sardegna sul campo della Mediterranea. Le cagliaritane hanno chiuso la passata stagione al secondo posto nel Girone B di A2, uscendo sconfitte al primo turno dei playoff per mano del Progetto Futsal. Destinazione, quella della post-season con vista sulla Serie A, alla quale Ilaria Giorgi si augura possa approdare la San Marino Academy. Il portiere è tra le giocatrici conferme rispetto alla rosa che ha centrato la salvezza da matricola della categoria nel corso della stagione 2021-22. Con lei si apprestano a un’altra annata sul Titano anche Gloria Turnone e Alessia Mordenti.

“L’anno passato abbiamo centrato l’obiettivo che ci eravamo poste – esordisce Giorgi –, vale a dire restare in Serie A2 alla nostra prima esperienza in questa categoria. In questa stagione, alla luce dell’esperienza maturata e della crescita tecnica di molte di noi, senza dimenticare gli innesti che arriveranno, l’obiettivo penso possa essere quello di migliorarsi ulteriormente. Pensando, perché no, anche al raggiungimento dei playoff”.

In effetti, regolamento alla mano, sono ben poche le posizioni di classifica che – al termine delle regular season – non sfocino nei playoff o nei playout. Ne è consapevole la stessa San Marino Academy, che ha ottenuto la salvezza in dirittura d’arrivo dopo aver assaporato a lungo un esito che permettesse alle Titane di confrontarsi con le migliori della categoria, a caccia di promozione in Serie A: “Ritrovarsi a fine stagione nelle posizioni di confine tra playoff e playout – commenta Giorgi – significa chiudere con l’acqua alla gola, in quanto due partite storte potrebbero segnare una caduta in zona retrocessione. L’ideale, ovviamente, sarebbe poter arrivare agli ultimi impegni di regular season con la salvezza pressoché acquisita, in modo da poter affrontare con maggior tranquillità le sfide conclusive. Condizione questa che inciderebbe in maniera positiva, è facile capirlo, anche sul gioco di squadra. Quello che partirà a ottobre sarà un campionato difficile, pieno di trasferte piuttosto impegnative – anche più dello scorso anno. Sebbene non intraveda a oggi una formazione schiacciasassi come è stato il Tombolo, c’è più d’una squadra allestita per fare bene. Personalmente mi auguro di fare un bell’anno e, come dicevo, magari togliermi anche la soddisfazione di giocare i playoff insieme a questa squadra: arrivo dalla primissima stagione nel futsal, nella quale ho iniziato a giocare dopo un periodo di fisiologico inserimento. Un obiettivo per questa annata? Mi piacerebbe essere riconosciuta come un portiere di futsal maggiormente formato e non all’inizio della carriera in questa disciplina”.

Una novità in panchina per la San Marino Academy, con Manuel Gabrielli – già membro dello staff tecnico lo scorso anno – promosso a guida tecnica della squadra: “Già lo scorso anno Gabrielli lavorava in piena sintonia con l’allenatore ed entrambi ci hanno fornito buonissime basi. Credo sia una fortuna per noi poter dare continuità al lavoro con un mister che già ci conosce e potrà aiutarci a progredire ulteriormente. Conoscendo pregi e difetti di buona parte delle ragazze e avendo il termometro del gruppo, immagino possa essere anche più semplice per lui impostare il progetto tecnico-tattico che vorrà adottare. Penso riuscirà a farci giocare con coraggio, senza la paura di sbagliare e con la giusta dose di serenità in campo”.

Come per la gran parte delle giocatrici in categoria, affrontare un campionato di portata nazionale comporta non poche difficoltà e sacrifici. Calendario alla mano, sono 22 le sfide che attendono ogni club e diverse le trasferte isolane o di considerevole distanza: “Alcune di queste – riprende il filo Giorgi – richiedono la partenza anticipata di un giorno – penso a Torino, ma anche alla Sardegna. Si tratta di condizioni particolari per chi come noi non fa del futsal il proprio lavoro, e si tratta di una condizione generalizzata – salvo rari casi. Per la maggior parte di noi si tratta di una passione entusiasmante e coinvolgente, che richiede notevoli sacrifici e compromessi. Sono proprio questi che segnano differenza tra chi fa questa attività per passione e chi riesce invece ad allenarsi molte più volte alla settimana. Certamente ci sono squadre, benché poche, che possono permettersi di impostare un lavoro di stampo più professionale. Non certo perché i club non abbiano le capacità tecniche o le competenze per farlo, piuttosto per la dimensione non professionistica delle giocatrici. Coniugare allenamenti e lavoro in settimana, per dedicarsi anche a lunghe trasferte nel week-end: questa è la principale difficoltà per molte di noi che lo facciamo per pura passione”. Il campo, però, spesso restituisce in termini di adrenalina, emozioni e soddisfazioni quanto profuso in sacrifici durante l’anno.

Ufficio Stampa San Marino Academy