Frosinone capitale del Brasile, almeno nel futsal. Almeno quest’anno, dove la colonia Toledo-Correr-Stefanello aveva trasformato la ciociaria in una rappresentazione fedele di Rio de Janeiro. Mancava solo il Cristo Redentore. La calda passione c’era, l’unione e l’affetto pure. Per quella che a tutti gli effetti era diventata la loro patria calcistica, una seconda casa, lasciata proprio a ridosso del carnevale.

Non doveva andare così: è andata. Come loro, un paio di settimane fa. Di ritorno dalle proprie famiglie carnali per lasciare la nuova, gialloblu, che avevano trovato nel Bel Paese. Non sono state le sole – ovviamente -, ma a Frosinone c’era qualcosa in più. Qualcosa di diverso. Una squadra giovanissima radicata nel territorio, nel senso più puro del termine. Costituita dalla cima (la dirigenza) alla base (le ragazze) da chi a Frosinone e provincia c’è nato e vissuto. Tranne per le tre verdeoro, arrivate dal Brasile con furore. “Sono la loro seconda mamma, le adoro”, ci aveva detto Donatella Iori. Sintomo di un rapporto speciale.

La più esperta (si fa per dire, vista la giovane età) è Yasmin Toledo. Portierone “fenomenale”, parole del suo preparatore, arrivata in ciociaria per affrontare una nuova sfida. E continuare con orgoglio a fare il lavoro che più le piace: “Questa è la mia terza stagione in Italia ci aveva detto a novembre. Di tutti i posti in cui sono stata, le cose che ho apprezzato di più sono la serietà e il valore che qui danno al futsal femminile. In Italia mi sento molto più valorizzata e posso vivere facendo quello che amo”.

Da un lato del parquet Toledo, incaricata di evitarli, i gol. E dall’altro Correr. Arrivata in punta di piedi, superando barriere linguistiche e psicologiche. La timidezza, più che giustificabile, è stata scavalcata un passaggio alla volta. Fino al gol. Ne ha segnati diversi, stava crescendo insieme al resto del gruppo. Isabela era diventata un vero e proprio valore aggiunto. Anche lei, come le altre, innamorata dell’Italia: “Frosinone è una città molto accogliente, così come tutto il paese in generale. Le persone che ho incontrato qui mi sono molto vicine, e poi adoro la cucina italiana! Sono molto contenta dell’opportunità che mi è stata data, ovvero quella di far progredire la mia carriera in Italia”.

A loro si era unita Leticia Stefanello, a gennaio. Arrivata dalla VIP Tombolo per alzare il livello – e c’era riuscita -, aiutando la squadra a superare il brutto inizio di stagione cambiando marcia nel 2020. Una ragazza entusiasta, che aveva accolto con grande orgoglio la sfida“Sto molto bene qui, inteso sia con le mie nuove compagne che a Frosinone. La città è accogliente, un posto bellissimo che porta pace. Poi il nostro è un grande gruppo, unito, direi come una famiglia. Ho un buon rapporto con tutti, dirigenti e compagne: sono felice”.

Il coronavirus ha cambiato i piani di tutti, a Frosinone. Specialmente di chi ha dovuto lasciare la ciociaria a più di 9000 km di distanza, con la speranza di poter viaggiare in senso inverso (Brasile-Italia) il prima possibile. Non era questo il 2020 che tutti ci saremmo aspettati, purtroppo, bisogna accettarlo e combatterlo. Ma il messaggio che Toledo ci aveva lasciato lo scorso gennaio resta valido: “Da questo 2020 mi aspetto di essere fortunata come lo sono stata nel 2019. Perché, anche se distante dal mio paese, qui in Italia ho trovato persone che mi hanno dato tanto e che sono diventate la mia seconda famiglia”. È stato solo rinviato a data da destinarsi.