Al primo anno con il Flaminia Fano, dopo un bel po’ di esperienza tra il calcio a 11 e la serie A nel Città di Falconara, Elisa Magnanti ci ha raccontato la sua squadra. Già perché qui, a breve, non si scherzerà più. Alla Final Four di Coppa Italia manca poco più di una settimana e le quattro squadre di Serie A2 qualificate sono pronte a dare tutto. Compreso proprio il Flaminia Fano, l’unica squadra prima del suo girone, ad aver raggiunto la finalissima di Bari. Di tutto questo abbiamo parlato con Elisa, una che di futsal (e sport), ne capisce.

Partiamo dal campionato: nel girone A siete a +4 sulla Noalese…

“La società ha lavorato bene in estate per fare una squadra che potesse arrivare a giocarsela e a oggi i due primi obiettivi, che sono il primato e la coppa, sono stati raggiunti. Già lo scorso anno il Flaminia aveva perso la possibilità di andare in Serie A, ai rigori. Quest’anno ha migliorato una squadra già forte e i risultati si stanno vedendo anche se ancora c’è da lavorare. Domenica abbiamo preso in campionato, un calo che ci può stare dopo due mesi, gennaio e febbraio, molto intensi tra campionato e coppa. Sappiamo che stiamo lavorando bene, domenica staremo ferme (perché i Bassotti si sono ritirati) e ne approfitteremo per preparare la coppa al meglio”.

Cinque reti in questa stagione, con il tuo arrivo e quello di Mencaccini, avete dato una bella sterzata alla squadra, che ne pensi?

“Ci conoscevamo già dai tempi del Falconara e credo che Martina Mencaccini sia molto forte. Poi sono arrivate Centola, Verri e Pettinari che a livello di rosa stanno dando tanto. In più nel Flaminia c’erano già giocatrici importanti, per questo credo che la società abbia lavorato bene. I miei gol? Diciamo che preferisco far segnare che non fare il bomber..”.

Siete l’unica squadra capolista, tra i quattro gironi, a essersi qualificata per le Final Four…

“Quando giochi gare a eliminazione diretta tutto può succedere. Nessuno si aspettava l’eliminazione di due compagini come l’Az e il Florentia: è un peccato che non ci siano ma chi ha passato il turno se l’è meritato sul campo”.

Giocherete la semifinale con il Real Balduina, la state “studiando”?

“Abbiamo visto qualche filmato, così come avranno fatto loro. Sono una squadra molto fisica, con alcuni elementi che vengono dal calcio, così come noi. Sarà di sicuro una bella sfida, non dimentichiamo che hanno eliminato il Futsal Florentia…”.

Quali sono i punti di forza del Flaminia Fano? C’è qualcosa che ti ha stupito?

“Quando sono arrivata sono rimasta sorpresa effettivamente dall’aver trovato un bellissimo ambiente. Il gruppo è sereno e ti fa stare bene, questo poi si ripercuote sulla partita della domenica. Tutte sono positive e c’è voglia di crescere, a rotazione ognuna ha dato qualcosa in più: è il gruppo che fa emergere i singoli e non il contrario. Questa credo che sia la nostra forza. E poi, siamo una squadra operaia..”.

Facendo gli scongiuri del caso, possiamo dire che la squadra è lanciata verso un posto in Serie A: quest’anno tre squadre tra A e A2 si sono ritirate, non vi spaventa?

“Queste cose succedono tutti gli anni. Secondo me il futsal in questi anni è cresciuto molto ma manca ancora di competenza da parte di alcuni. Bisogna che ci sia programmazione altrimenti il rischio è di “chiudere” dopo tre mesi. Io ho scelto questa società perché mi fido delle persone che ne fanno parte, mi hanno dato garanzie che sono state sempre rispettate. E’ una società che ragiona passo dopo passo, ma soprattutto è una società responsabile, cosa fondamentale nei confronti di staff e ragazze. Se non c’è una base solida, sei in costante affanno… e, come dicevo, non è giusto nei confronti poi di tutto il movimento”.

Road to Bari…. il Flaminia Fano c’è!

Serena Cerracchio