Rafaela Dal’Maz è luce pura. Corrente elettrica in perenne connessione tra piede e pallone, scaricata sul parquet. E poi in porta fino a gonfiare la rete per l’ennesimo gol. Non serve crederci sulla parola, basta qualche euro e un comodo seggiolino del PalaBadiali. D’altronde non si viene eletti miglior giocatrice della finale scudetto per caso. E chi vi scrive lo ammette – come se non si fosse notato -, ha un debole per la numero 99 del Città di Falconara. Che volete farci, sarà stata una scintilla. Amore al primo tocco di suola. Ed è un piacere parlare con Rafa Pato di sogni, scelte e futsal, per scaldare una fredda serata di novembre.

Rafa, dopo otto partite di campionato siete al sesto posto. Vi rispecchiate in questa posizione di classifica?

“Dobbiamo considerare vari fattori. Il gioco espresso, la discontinuità di risultati dovuta a diverse ragioni, come ad esempio il bisogno di integrarsi tra di noi e adattarsi agli schemi di mister Neri. Ma anche la mancanza fino alla scorsa partita di una top player come Sofia Vieira. Quindi ti dico che sì, il sesto posto (che in realtà è un quinto in coabitazione con la Lazio, ndr) al momento è la posizione che ci meritiamo. Sicuramente è un buon inizio, in virtù di quanto abbiamo fatto fino a oggi. Una buona posizione che ci permette di restare in corsa per uno degli otto posti disponibili per le Final Eight. Però non vogliamo che diventi la nostra “etichetta” per il proseguo della stagione. Di certo da adesso in poi possiamo e dobbiamo fare meglio. Possiamo scalare posizioni e andarci a prendere il posto che ci spetta. Posto che sicuramente, visto il potenziale che abbiamo, non è il sesto”.

Quindi siete pronte alla scalata.

“Voglio essere chiara: noi non ci culliamo sulle nostre capacità, non ci rilassiamo. Sappiamo bene che al tavolo delle grandi ci sono con largo merito Salinis, Montesilvano, Statte e Cagliari. E almeno due di queste quattro squadre rinforzeranno la propria rosa nel prossimo mese. Per cui affiancarsi a queste sarà un’impresa ardua, superarle sarebbe un qualcosa che può essere realizzato solo attraverso tanto lavoro, impegno, prestazioni al limite della perfezione e anche un pizzico di fortuna”.

Un pizzico di fortuna, e Sofia Vieira. Diventerete la coppia gol del Falconara?

“Ho grandissima stima per una campionessa come Sofia Vieira. Lei ci porterà grande esperienza, professionalità, tanti assist e gol. Spero che si trovi bene con me, come con tutte le altre compagne, e ovviamente spero che insieme possiamo aiutare la squadra segnando e facendo segnare. L’importante è fare il massimo per vincere ogni partita”.

Hai lasciato la squadra campione d’Italia, la Salinis, per Falconara. È una scelta che rifaresti?

“È stata una scelta maturata a giugno, ponderata e valutata dopo riflessioni importanti. Sono una giocatrice che ha sempre amato stimoli nuovi. La mia storia calcistica lo rivela: Svizzera, Russia, Portogallo, Italia. Ho bisogno di muovermi e di sentirmi apprezzata, voluta bene da tutto l’ambiente. Ma se sono felice in un posto, rendo anche a 30 gradi sotto zero, come quando ero in Russia. E quindi sì, sono felice della scelta fatta, oggi la rifarei ugualmente come al 1° luglio scorso”.

Dopo aver girato diversi paesi, sei passata dalla Puglia alle Marche. Sempre sulle rive dell’Adriatico.

“Mi reputo una cittadina del mondo. Amo viaggiare e, appena posso, metto zaino in spalla, prendo un treno, un aereo, una macchina e parto. Non riesco a stare ferma. Ho fame, di paesaggi, di gente nuova, di sapori e esperienze. Non c’è un luogo in particolare della Puglia o delle Marche che mi ha colpito, a me piace tutto ciò che è bello. E ad oggi in queste due regioni ho incontrato solo luoghi fantastici”.

Sei giovanissima, viaggiamo anche con la fantasia. Come si vede Rafaele Dal’Maz tra 15 anni?

“Mi vedo a giocare a futsal finché il mio fisico lo permetterà, e finché questo sport mi renderà felice. Dopo vorrei passare abbastanza tempo accanto alla mia famiglia e formarne una mia. Ho il desiderio di avere dei figli: sarebbe un grande sogno. Ho sempre avuto in mente di poter approfittare al massimo di questa carriera relativamente breve che abbiamo noi giocatrici per poi, quando sarò costretta a smettere, studiare fisioterapia. Una materia che mi appassiona molto e che ho cominciato a conoscere e apprezzare durante i periodi più bui del mio percorso sportivo, quando mi sono operata alle ginocchia. So che è difficile immaginare e pensare cosa sarà di noi domani o fra 15 anni, ma spero di fare tutto al meglio in questo presente per poter realizzare i miei sogni futuri”.

Forse siamo andati troppo in là, un flash ci riporta al presente. Veste il numero 99 e sta illuminando il PalaBadiali. È Rafa Pato: il bagliore che può trasformare il Falconara nel fulmine a ciel sereno di questa Serie A.

FOTO: Diaframma