Questo Falconara è tanta roba. Lo era già sulla carta, ai nastri di partenza della Serie A, quando l’ultimo futsalmercato aveva trasformato le Citizens da sorpresa a potenziale certezza. E lo è ancora di più dopo la seconda giornata di campionato, al netto del comprensibile stop a Montesilvano. Il 5-2 al Cagliari suona come una dichiarazione di guerra: “Ci siamo anche noi, fate attenzione”. Difficile interpretarla diversamente, perché la vittoria è di prestigio – le rossoblu si erano imposte alla prima contro la Kick Off, la stessa squadra che tre giorni dopo avrebbe alzato la Supercoppa Italiana – e in questo momento vale doppio. Il gruppo di mister Neri ha subito un quasi totale rinnovamento in estate, ancora non tutti i meccanismi funzionano alla perfezione ed è presto per dire che il Falconara giochi già a memoria. Ma se il buongiorno si vede dal mattino.
LA PARTITA – Un altro club uscito rinnovato e rinforzato dalla sessione estiva di trattative è proprio il Cagliari di Dayane (la migliore in campo per le sarde), Cortès e Gayardo. Ma quella dei primi 20 minuti è una squadra svuotata, priva di idee e annichilita dall’agonismo delle marchigiane. Il Falconara gioca ad alte intensità, d’altronde fa del temperamento la sua arma migliore da sempre. E se al pressing difensivo (da sottolineare la prestazione di Ferrara, perfetta nel chiudere ogni potenziale pertugio con il piede o in scivolata) si aggiunge una Rafa Pato inviperita, il mix risulta letale e privo di qualsiasi antidoto. Ci vogliono 10 minuti, poi è Falconara show. Il gol del vantaggio arriva da una ripartenza magistrale, orchestrata da tutte e 4 le giocatrici di movimento e finalizzata alla grande da capitan Luciani. Il 2-0 porta invece la firma di Pato, che si gira in un fazzoletto – tacco-suola-tiro-gol – e fulmina Mascia, mentre è Nona a saltare tutti, anche il portiere rossoblu, per un tris che sa già di ko. Il colpo che stende definitivamente le ragazze di Ordas, infatti, non tarda ad arrivare. Perché sul tap-in di Isa Pereira (servita ancora da una scatenata Pato) a 20 secondi dal termine prima frazione, non c’è più partita.
LEZIONE DI FUTSAL – Nella ripresa il Cagliari ci prova per inerzia, buttandosi in avanti a pieno organico – portiere di movimento compreso – e sporcando in più di un’occasione le mani di Dibiase. Attenta e puntuale la numero 1 delle Citizens, su questa vittoria c’è anche un po’ del suo zampino. La porta completamente sguarnita permette a Pato di realizzare il più facile dei pokerissimi, buono per i tabellini e la classifica marcatori. Mentre la doppietta di Dayane rende meno amara la pillola nel finale, ma è troppo tardi e non basta. Questo 5-2 sarà una sberla difficile da digerire per le cagliaritane, che dovranno rimboccarsi le maniche e lavorare duramente. Niente panico, però: tutti i migliori percorsi sportivi hanno fondato le proprie basi su almeno uno scivolone. L’organico delle sarde è importante, e chissà che alla fine questa cinquina non gli serva da lezione. Dall’altra parte del campo, intanto, mister Neri sa che non bisogna farsi prendere da facili entusiasmi. Testa bassa e pedalare, il Falconara è solo all’inizio del suo cammino. Ma chi è uscito dal PalaBadiali oggi avrà solo due parole in mente: tanta roba.