Una vita dedicata al Futsal, le Marche, il Dorica Torrette, fino ad arrivare alla Nazionale e ai ricordi del passato. Sono tanti i temi affrontati dalla redazione di Lady Futsal insieme a Mirco Massa, allenatore e presidente della formazione marchigiana, nel girone B di Serie A2.
Mister, partiamo dal campionato: quali sono gli obiettivi stagionali del Dorica Torrette? Credete sia possibile raggiungere i play-off?
“L’obiettivo stagionale è una salvezza tranquilla e in questo momento abbiamo una classifica che ci permette di essere sereni. Di settimana in settimana però ho notato che si può ribaltare tutto da un momento all’altro, soprattutto nelle zone basse. Play-off? Diciamo che le squadre che faranno i play-off già si conoscono e sono quelle che guidano la classifica in questo momento. Forse meriterebbe qualcosa di più il Molfetta, una squadra ben organizzata e anche sfortunata in diverse occasioni. Non credo che il Dorica Torrette possa raggiungerli, a meno che qualche squadra di alta classifica cominci a inanellare dei risultati negativi. Però credo sia difficile rimontare queste squadre”.
Come trova complessivamente il suo girone? C’è qualche squadra che l’ha impressionata particolarmente?
“Dei quattro gironi di Serie A2 il nostro è quello più forte. Quello del Nord è abbastanza tecnico, ma di qualità non ne vedo moltissima. Nel girone del centro sono sempre le romane a dettare legge, a parte quest’anno che c’è Firenze che ha fatto una squadra di un’altra categoria. Nel girone A il Flaminia sta andando molto bene. Per quanto riguarda il girone D per me è quello che ha meno qualità. Nel nostro ci sono partite molto equilibrate e spesso negli scontri diretti lo scarto di reti è minimo. Le partite equilibrate spesso le vincono o perdono gli allenatori”.
Prossima gara col Bisceglie secondo in classifica. Come la state preparando?
“La stiamo preparando con 40 cm di neve (ride ndr.). L’altro ieri è stato impossibile allenarsi a causa delle condizioni meteo. Io non ci sarò, ma in ogni caso i miei collaboratori sono bravissimi e andremo giù per fare la nostra partita. Sicuramente non regaleremo niente al Bisceglie. In ogni caso è evidente che loro siano superiori a noi”.
Quali sono i progetti per il suo futuro e per quello del Dorica Torrette?
“Noi abbiamo 7 juniores in rosa, quattro giocano regolarmente e le altre subentrano e fanno comunque parte della prima squadra. Non è un caso che la nostra juniores sia prima in classifica nel girone Marche e che abbia vinto la Coppa Marche. Questo significa che noi puntiamo molto su queste ragazze giovani. In futuro cercheremo di inserirne anche altre. A livello personale? A me piacerebbe fare un’esperienza al di fuori delle Marche, poi però penso con la testa del papà e credo che senza di me potrebbe esserci qualche problema. Io sono anche il presidente, quindi diciamo che molte situazioni le risolvo io in prima persona”.
La Serie A è un sogno raggiungibile nei prossimi anni? C’è un progetto per arrivare in alto?
“Io sono stato l’allenatore del Citta di Falconara, l’ho calcata, la Serie A, ed è stato bello. Con questa squadra però è difficile, perché la Serie A è complicata. La metà delle squadra che sono lì, non sono all’altezza. Se bisogna fare una Serie A per fare 0 punti, per quale motivo la si fa?”
E quale potrebbe essere una soluzione?
“Per me bisognerebbe trovare un sistema per abbassare i costi e cambiare atteggiamento. Se vinci ti rimangono solo i bei ricordi della vittoria. Poi se vogliamo avere una Nazionale forte bisogna limitare le straniere. Le straniere formate? Per me rimangono straniere, a meno che non siano nate e cresciute in Italia. Le rimesse con le mani? Io ho giocato quando esisteva questa regola. Penso non sia giusto inserirla di nuovo. Noi non siamo il calcio, il nostro è un altro sport. Noi siamo il Futsal, o il calcio a 5, come preferite chiamarlo”.
Cosa ne pensa del calcio a 5 nelle Marche a livello femminile? Con il ritiro del Porto San Giorgio siete rimasti voi, il Chiaravalle e il Civitanova…
“Sapevo dall’inizio dell’anno che il Porto San Giorgio avrebbe fatto questa fine. Credo che il campionato marchigiano sia discreto. Il livello non è altissimo. Essendoci tre squadre in A2 e una in A (Il Città di Falconara), naturalmente le più brave sono lì. Spero che come dice il nostro delegato del calcio a 5, il prossimo anno si facciano la Serie C e la Serie D. Se non si fanno anche queste categorie, il livello rimarrà basso”.
Lei è da tanti anni nel mondo del futsal. Come e quanto è cambiato questo sport in questi anni?
“Io ho iniziato nel 2000, nel campionato regionale c’erano 8 squadre. Siamo arrivati in un periodo ad averne 33 e quindi ho visto la crescita di questo sport. Credo di aver fatto molto nelle Marche per il calcio a 5. Sono stato quello che ha spinto per la creazione della Rappresentativa Marche, proprio perché credevo nelle potenzialità di questo sport. Negli anni ho allenato anche il calcio a 11, sempre a livello femminile, e devo dire che non c’è paragone con il Futsal, che lo preferisco sicuramente”.
Infine un messaggio all’allenatore della Nazionale…
“Vorrei dire una cosa all’allenatore della Nazionale. A mio parere non deve guardare solo la Serie A. Per me è inutile convocare un giocatore che fa la Serie A ma gioca solo 5 minuti a partita, piuttosto che un giocatore che fa la A2 e gioca 30/35 minuti. Non è giusto che una ragazza che fa una serie inferiore, spesso per motivi di lavoro, non venga presa in considerazione”.
Valerio De Benedetti