Damiano Basile: “Le società devono unirsi per auto tutelarsi, manca associazione”.
Il Direttore della Ternana ha postato il suo intervento sulla sua pagina Facebook ufficiale.
“Come si può leggere da molti articoli oggi sui vari siti, ieri il comunicato 84 della Lnd ha ufficializzato delle novità importanti per gli allenatori come l’innalzamento dei massimali e la possibilità del secondo trasferimento. Una conquista seppur parziale di diritti basilari per la categoria, a mio parere, il raggiungimento di questa conquista lo si deve al grande lavoro della AIAC insieme alla Lnd. Un’altra associazione di categoria che tutela la propria classe conquistando diritti e dimostrando che la tutela in Federazione è basilare e fondamentale per la crescita del proprio spicchio di movimento. Da altre parti invece leggo solo la ricerca spasmodica di voti per le imminenti elezioni del vertice della Divisione C5. Per me solo un altro modo di spremere le società e approfittare del momento. Ancora una volta non mi nascondo e dico che questo voto vale “il giusto” e vi spiego il perché: potete votare chi volete anche chi vi promette situazioni nuove e giuste considerazioni, come potete d’altronde votare chi ha portato frutti in questi ultimi anni al movimento femminile e che ha fatto tutto il possibile per allargare l’interesse e i riflettori puntati. Ma con una semplice domanda vi farò capire quanto possa essere limitata la libertà di azione della nostra Divisione: i ricavi pecuniari di multe e squalifiche inflette dalla procura federale nell’esaminare ricorsi e vicende delle singole società vanno nelle casse federali e non in quelle della Divisione. Alla Lnd quello che importa sono i numeri tenendo così in scacco la Divisione sotto il punto di vista della strada da tracciare. Quello che serve è unirsi, unirsi come società per auto tutelarci: tutte le varie componenti hanno un’associazione di riferimento meno che le società e in un movimento come il nostro (femminile) in crescita è fondamentale che le società vengano tutelate, ormai siamo aziende eppure non abbiamo una voce ricavi che possa opporsi in bilancio alle continue spese. Se non ci sara unione tra società non si troveranno mai soluzioni concrete e una a una si chiuderà anzi chiuderemo. Fatevi due conti sugli ultimi quattro anni di Serie A. Qualcosa di spaventoso. Quello che oggi capita a una società può capitare a un’altra domani, ma se c’è tutela quello che ieri è capitato a una potrebbe non ricapitare a un’altra”.