Secondo anno consecutivo per lo Sportland alla Final Eight, la prima per capitan Cardoso che nella gara di ritorno ha messo a segno una doppietta contro la Medesanese. A distanza di un anno lo Sportland ci riprova e sul suo cammino ci sono le venete del Villa Imperiale. Ecco le parole di capitan Camilla Cardoso.

Qualificazione mai in discussione, che ne pensi?

“Non so se ce lo aspettavamo di giocare due gare ottenendo due risultati convincenti, ma ci credevamo molto e siamo entrate in campo con in testa un unico obiettivo: qualificarci per le Final8. Il dubbio che non potessimo farcela c’era perché il calcio è strano e la squadra avversaria era di un livello buono ma la nostra voglia di vincere è stata superiore a tutto”.

Sportland parla capitan Cardoso Foto: Marco Dughetti
Sportland parla capitan Cardoso
Foto: Marco Dughetti

Nei quarti di finale affronterete il Villa Imperiale. Che partita ti aspetti?

Mi aspetto una gara molto difficile considerando l’avversario che disputa un campionato più numeroso e di un livello un pò superiore al nostro. Sappiamo già che loro sono ben attrezzate quindi mentalmente ci stiamo preparando a dover giocare una partita tirata e difficile, ma convinte che arrivare fino in fondo non è impossibile per nessuno”.

Per voi è il secondo anno consecutivo che partecipate alla manifestazione. Rispetto allo scorso anno quali errori non bisogna commettere?

Lo scorso anno non ho partecipato all’avventura quindi non posso valutate gli errori e le dinamiche. Ma ripeto che il calcio è strano e ogni gara è a sé. Penso che in generale non si debba giocare con sufficienza, non si debba smettere di crederci fino all’ultimo secondo, non si debba perdere il valore più importante di una squadra: la fiducia nelle proprie compagne e la forza che l’unione crea.
ll bagaglio tecnico/tattico entra in secondo piano alcune volte. Se si è bravi ma non si ha convinzione, grinta e determinazione non si vince. Per cui il primo errore da non commettere è deconcentrarsi o cedere mentalmente. Poi ci sono tutti gli aspetti di gioco, ma ci penserà il mister a farci sistemare questi errori”.

Cosa vorrebbe dire portare a casa la Coppa Italia?

“Intanto significherebbe la qualificazione in serie A2. Poi la soddisfazione di essere ripagate per i sacrifici fatti da noi giocatrici, dal mister e dalla società Sportland. Portare la coppa in Lombardia vorrebbe anche dimostrare che sappiamo fare il bel futsal e che gli investimenti per questo sport meritano di moltiplicarsi anche qui”.

Isabella Lamberti