Portato a termine il raduno della Nazionale di futsal femminile, è tempo di tracciare un bilancio per la Ct Francesca Salvatore. Dopo 18 mesi di assenza, le Azzurre si sono infatti ritrovate per riprendere un discorso interrotto ormai un anno e mezzo fa: “Tutti questi mesi lontani dai campi – ha commentato la stessa Salvatore –sono stati davvero duri. All’inizio del raduno ho anche avvertito quella tensione da prima volta che poi, con l’aiuto delle ragazze, è andata via via scemando. Una volta che si scende in campo, ci vuol ben poco per riabituarsi al ritmo”.

Le 20 giocatrici convocate hanno potuto riabbracciare la maglia azzurra: “Le ho trovate tutte molto bene, nonostante fossimo a fine stagione e ci fosse un gran caldo. Ma l’entusiasmo di vestire questa divisa è tale che tutto passa in secondo piano. Hanno fatto cinque sedute di allenamento quasi perfette”.

Tra le convocate anche qualche volto nuovo; erano quattro le new entry, scelte dalla Serie A2: “Si sono calate sin da subito – sottolinea Francesca Salvatore – con grande personalità nella realtà della Nazionale. Hanno dimostrato di poter tenere bene i ritmi delle veterane. È come se tutte e quattro fossero parte di questo gruppo da sempre. Ma d’altronde l’unione e la voglia di stare insieme di questa squadra mi emozionano sempre”.

Sul piano della programmazione, il girone di qualificazione a Women’s Futsal Euro 2022 che sarà il prossimo ottobre è l’inevitabile punto di riferimento: “Il nostro obiettivo era ritrovarsi e riprendere il filo con un discorso interrotto da troppo tempo: ho trovato però giocatrici maturate, cresciute ed è un aspetto fondamentale, perché il girone di qualificazione è davvero molto vicino e avere giocatrici pronte può far la differenza, perché non c’è tempo e spazio per stravolgere tutto”.

L’unica nota negativa del raduno è stato l’infortunio occorso a Bruna Borges. “Un vero e proprio choc, anche perché era il primo allenamento dopo tutto quel tempo; lei veniva da una finale scudetto in cui aveva vinto anche il premio di MVP, e vederla infortunarsi dopo appena 20 minuti, un’altra volta al crociato, è stato devastante. Ancora una volta, però, passato il momento difficile, è stata lei la prima a rassicurarci dandoci sicurezza. Da giocatrici, ma soprattutto da persone come lei, abbiamo tanto da imparare. Le facciamo un grande in bocca al lupo per una pronta guarigione, sicura che tornerà a vestire questa maglia”. E in chiusura, un ringraziamento ad atlete e staff: “Vedere queste risposte alle convocazioni, ragazze che danno in campo tutto fino all’ultimo secondo di allenamento, non può che darci grande fiducia per il futuro”.

Ufficio Stampa FIGC