Claudia Catena, capitano del Città di Falconara, lascia la squadra dopo una lunga militanza. Ecco il messaggio postato sul suo profilo Facebook.
4 anni fa iniziava la mia avventura al Città di Falconara, dopo 5 consecutivi ai Dolphins. 9 anni di fila nella “stessa” squadra, stesse compagne, stessi volti .Anzi, qualcosa e qualcuno di nuovo in realtà c’erano. E di loro, o meglio di voi, ho apprezzato fin da subito il calore, l’allegria, l’accoglienza, nonostante i problemi infiniti che potessero esistere nel gestire una società tanto ampia. Insieme abbiamo costruito qualcosa di straordinario, giorno dopo giorno, grazie a sacrifici che solo noi possiamo sapere. Ci siamo guadagnati la Serie A, davanti a tanto pubblico, fino a che, due anni dopo abbiamo toccato il cielo con un dito. Il massimo campionato, l’Elite. Grazie a voi, dirigenti, compagne, allenatori, anche tifosi, io ho imparato davvero tanto. Ho imparato cosa significa lottare fino in fondo per un obiettivo, sputare il sangue per la maglia e per tutte le persone che non scendono in campo ma si celano dietro le quinte. Ho imparato cosa significa ascoltare, tendere la mano a una compagna in difficoltà, anche a costo di risultare noiosa, stressante, assillante. Ho imparato cosa significa tornare a casa stravolta, dopo giornate stracolme di impegni, ma rialzarsi ogni giorno con la fame e la voglia di ribaltare il mondo. Ho imparato che un sorriso vale più di tutto, non costa niente e apre un mondo a chi lo riceve.
Io oggi sono qui per salutarvi, ma soprattutto per ringraziarvi. Mai avrei immaginato potesse arrivare questo giorno, eppure sono qui, con le mani che tremano, gli occhi gonfi ed il cuore in gola. Non dimenticherò mai nessuno di voi, perché voi siete stati la mia ricchezza. La mia famiglia. La mia seconda casa. Tutti voi avete fatto parte della mia vita, anche fuori dal campo. E’ questo quello che conta, per me. In voi ho trovato sempre sostegno, supporto, nei periodi difficili. In voi ho trovato sempre una mano tesa ed il coraggio di riuscire a spiccare di nuovo il volo. E se oggi mi trovo qui a scrivervi queste parole è perché a volte, la vita, ti pone di fronte a degli interrogativi, che qualcuno chiamerebbe problemi. Io no, perché ho capito che i problemi sono altri nella vita. Ci sono dei momenti in cui la tua strada inizia a prendere una forma: i progetti che hai sognato si realizzano passo dopo passo e tu non puoi far altro che continuare a camminare. Adesso io non posso più fermarmi. Non posso perché è giusto che sia così.
Ho dato veramente tanto per questa maglia, spesso oltre le mie possibilità. E l’ho fatto perché il Città di Falconara meritava la parte migliore di me, tutti i miei sacrifici e tutta la mia energia. Ho riso, ho pianto, mi sono emozionata. Ho sofferto dopo le sconfitte, ho sofferto per un infortunio che per 6 mesi lunghissimi mi ha lacerata. Ma mai mi ha buttata a terra. Non mi sono mai arresa di fronte a niente perché c’eravate voi ad incoraggiarmi, nonostante talvolta il mio fisico implorasse pietà. E l’ho fatto perché la mia squadra aveva bisogno di me. Non potevo lasciarla in quel momento. Sono sicura che voi capirete. Grazie per essere stati una parte dolcissima e felicissima della mia vita, grazie per avermi fatta sentire sempre a casa, grazie per quel boato al gol contro la Ternana. Quel brivido lungo la schiena che a parole è impossibile da spiegare. Chissà quante notti ancora lo sognerò, quante notti mi ritroverò a immaginare una nuova partita, un nuovo fischio d’inizio con questa maglia. La mia. Perché anche se saremo lontani, il mio cuore non smetterà mai di battere per questi colori.
Arrivederci FALCONARA.