In casa Futsal Femminile Cagliari, la sconfitta contro lo Statte suscita ancora rimpianti. Adesso la compagine rossoblù è chiamata a un’altra prova importante: domenica prossima c’è infatti il Montesilvano. Intanto, noi di Ladyfutsal abbiamo raccolto le parole di Sabrina Marchese, che oltre a fotografare il momento della squadra, ci parla un po’ di sé…

Allora Sabrina, cosa è mancato domenica?

“La verità è che contro lo Statte è mancato il Cagliari, in toto. Purtroppo nello sport ci sono anche le giornate storte, ma quando lavori giornalmente per arrivare preparata e pronta, perdere senza nemmeno giocartela è un dispiacere difficile da digerire. Contro lo Statte abbiamo permesso a delle brutte controfigure di prendere il nostro posto. Lo stiamo ancora rimpiangendo”.

Adesso c’è il Montesilvano…

“Non mi aspetto una vittoria, ma una partita giocata al meglio delle nostre potenzialità. Poi il risultato verrà da sé. Dopo una brutta prestazione c’è voglia di riscatto. Ma oltre la voglia, dobbiamo costantemente usare la testa, senza farci trascinare dall’impeto di far bene”.

Parliamo di te. Dal calcio a 11 sei passata al futsal, togliendoti in breve tempo tante soddisfazioni: cosa ti ha dato e ti dà tuttora questo sport?

“Il futsal ha dato nuova vita ai miei stimoli un po’ arrugginiti. Questo sport ti mette continuamente alla prova, davanti ai tuoi limiti. Ho incontrato, e continuo ad affrontare, giocatrici di alto livello, con una tecnica e una rapidità d esecuzione straordinaria. Misurarmi con loro è un privilegio e una grossa spinta a migliorarmi”.

Qual è stato il momento più bello da quando giochi a calcio a 5?

“È difficile trovare un momento in particolare: ho vissuto in breve tempo una miriade di emozioni. Ti direi la prima convocazione in nazionale, ma in realtà è stata la seconda la più bella, quella che ti fa sognare di poter continuare a indossare la maglia azzurra. Potrei dirti il primo gol in serie A… Ma in realtà credo che i momenti migliori che mi abbia regalato questo sport siano legati più alle persone, che ai veri riconoscimenti sportivi”.

Sei una giocatrice della Nazionale italiana. Cosa rappresenta per te la maglia azzurra?

“La nazionale è un sogno per chiunque! Inutile nascondersi, la chiamata in azzurro riempie d’orgoglio. Giocare per la propria Nazione è un’emozione indescrivibile, che non si affievolisce ma anzi, cresce in maniera smisurata nel tempo. Mi auguro di poter continuare a lungo a essere parte di questo bellissimo gruppo, pieno di professioniste e di amiche”.

Il tuo desiderio per questa stagione, Sabrina?

“Continuare a migliorare. Perfezionare le piccole doti che ho, apprendendo il più possibile seguendo le indicazioni del mio mister, o carpendo i segreti delle mie avversarie o compagne di squadra. Vincere qualcosa con questa maglia sarebbe stupendo, ma per il momento procedo a piccoli passi, e mi auguro di uscire sempre dal campo soddisfatta della mia prestazione”.

Valentina Pochesci