Si chiude con una sconfitta, la prima tra le mura domestiche, il girone di andata del C.F. Pelletterie alla prima esperienza in serie A2: le toscane si arrendono alla Coppa d’oro, ma riescono comunque a mantenere il quinto posto in classifica. Un chiaro segno del potenziale delle ragazze guidate da Mister Rocchi, il quale dovrà adesso far tesoro dell’esperienza del girone di andata per lavorare in vista del ritorno. Serena Carrabs (classe ’91) è l’ultima ad essersi unita alla “crazy gang” di Scandicci, ma è evidentemente entusiasta dell’ambiente e del campionato: grinta da vendere, utilissima per contribuire alla crescita della squadra.

Le tue impressioni, fino ad ora, sulla squadra e sull’avventura in A2.

“La squadra è giovane e ha tanta voglia di crescere. Le ragazze mi hanno fatto sentire subito parte del gruppo e questo mi sta aiutando molto; venivo da un periodo di inattività di 4 mesi e non è facile riprendere con un campionato in corsa. Per quanto riguarda la mia avventura in A2 posso dire che non è il primo anno e, tra l’altro, ho affrontato proprio questo girone: quindi conosco già, più o meno bene, le squadre che andiamo ad incontrare di volta in volta. Spero di poter trasmettere quel po’ di esperienza accumulata per metterla al servizio della squadra, per crescere insieme”.

In che posizione preferisci giocare in campo e perché?

“Nasco come pivot ma, come diceva sempre il mio vecchio mister, sono un pivot “atipico”: diciamo che non sono il tipico pivot “centro-boa” (passatemi l’espressione mutuata dalla pallanuoto), preferisco piuttosto variare su tutto il fronte di attacco e mi piace trovarmi la porta di fronte più che alle spalle. Però non ho problemi di adattamento, qualsiasi cosa chieda il mister la faccio, basta che sia di aiuto alla squadra. Non saprei dire perchè abbia scelto questo ruolo, ma so per certo di essere troppo lenta per giocare sulla fascia… poi mi piace tanto calciare, quindi la difesa non fa per me. Ovvio, nel futsal conta anche quello!!!”.

Contro la Coppa d’oro la partita si è messa subito in salita e avete sofferto molto le avversarie sul piano fisico: cosa avreste potuto fare di più?

“Sicuramente avremmo dovuto essere aggressive già dai primi minuti e concretizzare di più le occasioni avute”.

Avete chiuso il girone di andata in una buon posizione ma bisogna fare di più da qui alla fine del campionato: cosa credi che dobbiate cambiare / migliorare nel girone di ritorno?

“Abbiamo tutti le idee abbastanza chiare: dobbiamo curare maggiormente i dettagli del nostro gioco e avere maggiore consapevolezza del nostro valore. Sono sicura che, continuando a lavorare duramente in allenamento, raggiungeremo questi obiettivi”.

Edda Canale