Domenica 1° maggio, in terra sarda, la BRC 1996 farà visita alla Jasnagora, in una sfida che metterà in palio punti pesanti per proseguire il sogno playoff sino all’ultimo turno della regular season. A fare il tifo per le capitoline ci sarà Noemi Lulli, che dopo aver siglato la centesima rete con la maglia rossoblù – in occasione della giornata d’apertura contro la Sabina Lazio Calcetto – è rimasta lontana dal parquet per un ormai imminente lietissimo evento: la giocatrice classe ’84, intorno al 22 giugno, diventerà mamma di Gabriele.

100 – “Avevo intenzione di fare il secondo figlio, e dare dunque un fratello a Mattia, ma da un lato quel 99 mi pesava un po’ – la premessa di Lulli -. Non mi andava di lasciare il campo senza centrare questo obiettivo con la maglia della BRC, che, comunque, mi ha dato tanto. Soprattutto a livello umano, voglio molto bene alla dirigenza”. La stagione 2021-22, per molti versi, ha assunto fin da subito un significato speciale. “Sapevo di dover fare questo passo a breve, avendo 37 anni, quindi dentro al campo ho vissuto emozioni belle e forti, perché sapevo che ogni allenamento, o partita, avrebbe potuto essere l’ultimo – prosegue -. Fuori ne vivo di diverse: ora mi sto dedicando solo alla famiglia e alla gravidanza, ma appena posso mi collego e seguo la gara in diretta. Quando sono andata a vedere le mie compagne contro il Progetto Futsal al To Live, le sensazioni erano sempre le stesse e quasi volevo scendere in campo anch’io. Le ragazze ci hanno regalato una vittoria bellissima: giocata e combattuta fino alla fine, ma poi vinta”.

RIENTRO – Lulli, in attesa dell’arrivo del piccolo Gabriele, sogna già il rientro sul 40×20: “Il calcio a 5 è una passione, come quasi tutte le persone che lo praticano a questo livello, e per me, avendo una famiglia, è anche uno svago e un divertimento, che sono alla base di tutto – afferma -. Al ritorno in campo ci penso, ma vedrò prima come e se mi riprendo dopo le due gravidanze. Sono molto dura nei miei confronti e pretendo il massimo, perciò se sarò indecente non mi presenterò sul rettangolo di gioco”. Gli spazi a propria disposizione, inevitabilmente, si assottiglieranno. “Oltre che con il fisico, dovrò fare i conti anche col tempo che mi lasceranno i miei due figli. Sarà molto ristretto, quindi chi vivrà vedrà. L’appoggio di mio marito nel ritornare tra i campi c’è, e mi darebbe già da ora la libera uscita: sapere di avere questo appoggio non è da tutte”, conclude Lulli, che avrà prestissimo un tifoso in più.

Alessandro Cappellacci