Lo stop da emergenza sanitaria è duro da mandare giù, non solo per chi il futsal lo gioca o, comunque, lo vive quotidianamente con allenamenti e partite. A soffrire sono anche le persone sugli spalti, tanto più quelle che seguono con assiduità la propria squadra.

Tra queste c’è sicuramente quella che è un’autentica istituzione del tifo dalle parti di Milano, Antonio Finotto, amico e compagno di mille partite e competizioni. Lo ho contattato per capire quali siano le sue emozioni in questo momento di distacco forzato dal futsal. Ecco cosa mi ha detto e ci ha raccontato il supporter numero uno delle All Blacks!

Tu che sei un super tifoso del futsal, nello specifico del Kick Off, come vivi questo momento di allontanamento dai campi e dal calcio a 5?

“Sono terribilmente triste… Mi manca la mia squadra del cuore, il Kick Off e sto aspettando con impazienza che il campionato riprenda, scrivendo alle ragazze per sapere come stanno e come vanno le cose”

Quanto ti mancano le emozioni della partita?
“Mi manca tantissimo! Io vivo la partita dalla mattina presto fino all’inizio… Diciamo che ora mi sto ricaricando”
Ti manca più l’ansia pre-partita, il clima partita o il post-partita?
“Mi mancano l’ansia e il clima partita; l’adrenalina mi sale dalla mattina presto e va via una volta finita la partita”
Al di là del futsal, l’emergenza sanitaria nazionale è grande ed incide anche sul lavoro. Tu personalmente come stai vivendo questo momento?
“Sono a casa, fortunatamente continuo ad essere stipendiato, per questo ringrazio il titolare del bar dove lavoro… Sto mangiando e dormendo tantissimo… Esco solo una volta alla settimana per la spesa”.
Marco Ottaviani