Inauguriamo oggi il primo appuntamento con Marco Shindler, un tecnico che ha vinto tanto nel mondo del femminile (scudetto e supercoppa italiana con la Ternana) e che non avrà durante l’anno peli sulla lingua. Con lui, durante la stagione, analizzeremo dal punto di vista tecnico il futsal femminile, partite e giocatrici.
Marco, prima che inizi il campionato, cosa pensi delle squadre che parteciperanno alla serie A di Elite?
“Osservando le rose di tutte le squadre che parteciperanno al prossimo campionato di Elite devo dire che effettivamente rispetto agli anni precedenti quest’anno il campionato sarà più equilibrato. Secondo me saranno almeno 8 le squadre protagoniste in assoluto, ma anche le altre diranno la loro nel corso della stagione, sicuramente è dovuto alla quantità di straniere (ben 65) che sono spalmate su tutte le squadre partecipanti”.
L’Olimpus sulla carta dovrebbe essere la squadra da battere, ma anche Montesilvano, Ternana, Kick Off e molte altre si sono mosse bene…una tua analisi sul mercato?
“Secondo me l’Olimpus è un gradino sopra le altre sia per la rosa molto lunga sia perché ha giocatrici di altissimo livello tecnico e di grandissima esperienza. Fare i loro nomi basta per capire il livello assoluto della squadra (Lucileia, Taty, Dayane da Rocha, Cortes, Cely, Leti, Soldevilla, Siclari, Lisi, Bellucci, Salinetti e Giustiniani). Subito dietro daranno battaglia la Ternana, il Kick-Off e il Montesilvano.
La Ternana perché ha fatto una campagna acquisti di altissimo spessore fatta di volti nuovi ma con grandi capacità. Ogni ruolo è coperto in modo ottimale. C’è una base solida fatta dalle veterane (Neka, Bisognin, Pasqual, Donati, Coppari) ma con l’integrazione di giocatrici come Taina, Renata Maite e Presto che alzeranno di tanto l’asticella sia da un punto di vista tecnico ma anche per la loro esperienza. Vorrei sottolineare soprattutto l’acquisto di Maite, il miglior acquisto della serie A di Elite per la stagione 2016/2017.
Dico il Kick Off perché oltre ad essere stata negli ultimi 4 anni una delle formazioni più rappresentative in Italia, quest’anno è riuscita secondo me a chiudere il cerchio costruendo una squadra equilibrata in tutti i reparti. Logicamente sto parlando dell’acquisto di Iturriaga, giocatrice completa che darà grande soddisfazioni a mister Russo.
E poi il Montesilvano perché è la squadra campione di Italia uscente composta da un grande staff tecnico e anche se di quella squadra sono rimaste poche giocatrici, la base è rimasta fortissima (Amparo, Bruna e Guidotti) e sono state prese giocatrici di livello assoluto come Dalla Villa e Nicoletti.
Subito dietro daranno battaglia, non escludendo qualche sorpresa positiva, il Sinnai, il Breganze, la Lazio e lo Statte. Le prime tre hanno nelle loro fila almeno una giocatrice di livello assoluto: Vanessa Pereira nel Sinnai, Gabi Tardelli nel Breganze e Patri nella Lazio. Lo Statte e la sua storia sono un biglietto da visita che basta per inserirla tra quelle squadre che quest’anno sarà protagonista per la vittoria finale”.
E le altre?
“Il Falconara è una squadra che già lo scorso anno mi sorprese in positivo e sono sicuro che quest’anno sarà la mina vagante. I nuovi arrivi (Ana Alves, Xhaxho, De Angelis..) porteranno esperienza e qualità ad una rosa già competitiva. Il Fasano dovrà riscattare la scorsa stagione ma sono sicuro che quest’anno avendo cominciato la campagna acquisti in anticipo e con criterio potrà dire la sua con un campionato e una salvezza tranquilla. Il Locri dopo le vicissitudini dello scorso anno ha ricostruito con intelligenza e oculatezza il reparto dirigenziale e tecnico. Solo il campo dirà se ciò che è stato fatto sarà stato sufficiente oppure no. Le neo-promosse Pescara, Cagliari, Thienese, Napoli, Bisceglie e Bellator hanno fatto una campagna acquisti molto interessante e mirata ma anche loro dovranno passare per la prova campo”.
Troppe oriunde e straniere?
“Sicuramente in tutto questo le giocatrici straniere e oriunde la fanno da padrone senza però togliere niente a tutte quelle giocatrici italiane di altissimo livello che saranno protagoniste al 100% durante tutta la stagione e a tutte quelle società (in primis Lazio e Ternana) che stanno lavorando dal basso per la crescita dei settori giovanili tirando fuori talenti assoluti come Coppari, Grieco e Barca”.
Un campionato avvincente, quindi. Ma cosa deve avere una squadra per riuscire a vincere?
“Quattro cose su tutte: una società solida con un progetto ben preciso, uno staff tecnico qualificato, una rosa equilibrata e di alto spessore ma con un gruppo amalgamato che fa dell’umiltà e del lavoro la sua ragione di vita. E per finire il quoziente F che sta per fortuna, che in certi momenti della stagione è fondamentale”.
Di tutte queste straniere qual’ è secondo te la più forte e quale di queste può essere la sorpresa?
“Secondo me non c’è la più forte in assoluto ma ci sono una serie di giocatrici che quando scendono in campo danno spettacolo e che nel momento di difficoltà della propria squadra prendono per mano le proprie compagne e le portano al traguardo finale: Vanessa Pereira (Sinnai), Renatinha e Neka (Ternana), Gabi Tardelli (Breganze), Priscila e Vieira (Kick-Off), Patri Jornet (Lazio), Amparo, Bruna e Dalla Villa (Montesilvano), Luciléia, Taty e Cely (Olimpus).
Ma come già detto secondo me la sorpresa di questa stagione sarà Maite della Ternana: è una giocatrice completa sotto ogni aspetto sia tecnico che tattico capace di trasformare le due fasi (da quella di possesso a quella di non possesso) con una naturalezza che farebbe la felicità di molti allenatori”.