Futuro. Quanto è difficile parlarne, oggi. Specialmente se legato allo sport. Futile, superfluo, “ci sono cose più importanti”. Ci sono cose più importanti, è vero: ma è un discorso che può valere sempre, dipende dai punti di vista. E in un mondo che già di norma parla al futuro in maniera astratta, consuma (il più possibile) al presente e desertifica quanto costruito nel passato, chi si spende per l’avvenire va encomiato. Anche e soprattutto ai tempi del coronavirus.
Per questo daremo risalto al progetto della Virtus Ciampino. Fatti e non parole, quelle ce le mettiamo noi. E i protagonisti della storia.
Una società controcorrente. Vuoi per le difficoltà oggettive, che si presentano dinnanzi a chiunque voglia investire sui giovani nel futsal femminile. È un problema che andrebbe affrontato alla radice ma “ci sono sempre cose più importanti”, ipse dixit. Vuoi perché la tendenza alla ricerca del talento dall’estero stuzzica, pure giustamente. Ma servirebbe trovare un equilibrio. O dedicarsi con anima e cuore quasi esclusivamente al settore giovanile:
“Cerchiamo di far crescere questa società, semplicemente – è la filosofia Virtus spiegata da Gina Capogna -. Non abbiamo i mezzi economici per andare avanti, è sempre stato così. Per questo facciamo sviluppare le ragazze in casa, piano piano, con le giovani ricostruisci e poi sali con cognizione di causa. È questa la nostra concezione sul come gestire una società. Altrimenti ci sono club che stravincono e l’anno dopo non esistono più”.
E la prima ‘reincarnazione’ del modello messo in atto dal club giallorosso non può che essere Federica Scarpellini. Giovanissima, ma già in grado di sdoppiarsi tra campo (della prima squadra) e panchina (dell’Under 13). Proprio lei che grazie alla Virtus ha “scoperto il futsal a 16 anni” e che ora si prodiga per formare le ‘Scapellini’ del futuro: “Quando ho iniziato ad allenare le bambine ero un po’ più piccola, e quindi è stata un’esperienza diversa. Adesso sono più consapevole e matura. Teana (Tittoni, ndr) mi ha fatto entrare a piccoli passi nell’Under 13 e poi me l’ha lasciata, mentre lei è passata all’Under 19. In futuro, nel caso fosse possibile, mi piacerebbe conciliare il mio lavoro principale anche con la carriera da allenatrice!”.
Un passo alla volta, dalla cima alla base della piramide e viceversa – il ricambio generazionale è continuo -, siamo arrivati a Serena Furzi. Prodotto della Juniores e già uno dei migliori talenti della prima squadra: “Devo ringraziare soprattutto il mister e le mie compagne. Loro mi sostengono e ripongono molta fiducia in me, anche se sono la più giovane – ci aveva detto dopo il suol gol contro la Best -. Ciò che mi lega di più a questa società è il fatto che qui ci si senta come in una grande famiglia pronta sempre a tenderti la mano in ogni circostanza”.
Da Paola Marcone, la presidente, a Gina Capogna. Passando per Teana Tittoni (storica ex giocatrice della Virtus), fino a Federica Scarpellini e Serena Furzi. La Virtus Ciampino ha già le mani sul futuro. Passato e presente parlano chiaro.
“Ogni tanto ci saranno anche degli scivoloni, fa parte del gioco e dell’essere molto giovani. Ci sta, l’importante è non fare drammi. Andare al campo, divertirsi e lavorare. È quello lo scopo finale”.