Il Manfredonia 2000 vince la Coppa Italia regionale di serie C femminile di calcio a 5. Nella Final Eight giocata al Palapoli di Molfetta, dopo aver eliminato in semifinale con il punteggio di 4-2 la corazzata Atletic Club Taranto, capolista in campionato, le sipontine battono nella finalissima la Uniti per Cerignola in un derby foggiano dai due volti. Un primo tempo in cui le ofantine hanno saputo interpretare meglio la partita, creando più occasioni da gol, e una ripresa in cui Castriotta e compagne hanno messo in mostra un gioco d’attacco e un ritmo di gara davvero notevoli. La compagine del presidente Fortunato dunque mette un prestigioso trofeo in bacheca che dà lustro a una stagione che, tra tante vittorie e qualche battuta d’arresto, la vede per ora al quarto posto in campionato, in piena zona playoff, a soli tre punti dalla prima posizione.

Le formazioni. Agli ordini dei due arbitri Chimenti di Bari e Pellegrino di Lecce, il Manfredonia 2000 scende in campo con Elisabetta Palumbo, Giovanna Palumbo, Castriotta, D’Alessandro e Morrone. Lo starting five della Uniti per Cerignola è invece composto da Sciannamea, Dantone, Guercia, Maratea e Dilucia.

La cronaca. Dopo qualche minuto di studio, la prima sortita dell’incontro è delle ragazze allenate da mister Patetta. Al 3’ la forte pivot Guercia inizia la sua personale battaglia con Elisabetta Palumbo, che attenta neutralizza il tiro indirizzato alla sua sinistra. Al cospetto di una bella cornice di pubblico, le squadre paiono un po’ troppo timorose, in effetti la posta in palio è alta, ci si gioca il primo trofeo stagionale e la tensione è palpabile. Meglio la formazione ofantina in questa prima fase di gara, il buon possesso palla del Cerignola però non produce troppe verticalizzazioni. Al 5’ un tiro di Guercia viene ribattuto da Morrone, la palla finisce tra i piedi di Dantone che scalda i guanti dell’estremo difensore biancazzurro. Al 9’ Morrone viene ammonita per fallo di mano a metà campo. La conseguente punizione viene battuta da Dilucia, che da lontano trova quasi impreparata Elisabetta Palumbo, guadagnando un calcio d’angolo. Il Manfredonia è contratto oltremisura e allora all’11’ Morrone cerca di dare la scossa alle sue compagne: il calcio d’angolo battuto da Nardella trova libera la torremaggiorese che si aggiusta la palla e di destro costringe Sciannamea a una parata in presa bassa. La partita vive di poche emozioni, ma quando meno te l’aspetti si accende: nel giro di due minuti le ragazze allenate da mister Patetta mettono a segno un impressionante uno-due. Al 18’ il primo gol cerignolano. Guercia ruba palla a Longo sulla linea di metà campo, fa tre passi e lascia partire un tiro di destro, la palla, complice una sfortunata deviazione di spalla/schiena di Morrone, si impenna, scavalca il portiere sipontino e termina la propria traiettoria in rete. La pivot ofantina, già autrice di tre gol nella semifinale vinta 7-3 contro il Sava, si ripete al 19’: servita da Dantone, con un veloce movimento di gambe supera Morrone e di destro la mette nel sette. Niente da fare per Elisabetta Palumbo. Sotto 2-0, finalmente la squadra biancazzurra sembra svegliarsi e inizia a creare qualche pericolo alla porta difesa da Sciannamea, che però si fa trovare sempre pronta tra il 22’ e il 25’ sui tiri di D’Alessandro, Longo e ancora D’Alessandro. Il Manfredonia spinge per cercare di andare al riposo con un risultato meno severo, ma anche uno degli ultimi attacchi della prima frazione di gioco, forse il più pericoloso, non produce il tanto agognato gol: al 26’ Longo verticalizza per capitan Castriotta che di punta costringe l’estremo difensore cerignolano al salvataggio in calcio d’angolo. Sul corner Longo, servita da Castriotta, è poco convinta e spreca di sinistro da ottima posizione.

Al rientro in campo dopo l’intervallo, la formazione di mister Portovenero, evidentemente ben strigliata dal proprio condottiero, pare subito motivatissima. Pronti via e Giovanna Palumbo di testa, imbeccata da un perfetto lancio di Maccione, non trova la rete per pochissimo; brava Sciannamea ad allungarsi sulla propria sinistra e a toccarla di quel tanto che basta per mantenere la porta ofantina ancora inviolata. Al 1’ break del Cerignola: schema da calcio d’angolo, palombella di Frisani e palla che arriva sulla banda opposta a Guercia, il cui tiro a volo di destro viene deviato in angolo da Elisabetta Palumbo. Da questo momento in poi è un monologo della squadra sipontina, ormai solo lontana parente di quella che si è vista nei primi trenta minuti di gioco. Castriotta e compagne alzano il baricentro e costruiscono palle gol nitidissime. Due volte Ciociola e una volta D’Alessandro vanno vicine al bersaglio grosso. Al 5’ la finale si riapre: le ofantine perdono palla in attacco e la ripartenza del Manfredonia è letale, Maccione avanza e con un passaggio quasi “no-look” serve Ciociola, che l’aveva accompagnata nel contropiede, la palla tra palo e portiere in uscita certifica il 2-1. Al 6’ Maccione verticalizza per D’Alessandro in posizione da pivot, la foggiana con un movimento rapido porta a spasso Dilucia, in marcatura su di lei, e di sinistro incrocia sul secondo palo per il 2-2. La compagine biancazzurra continua ad attaccare con veemenza, l’avversario sembra ormai alle corde. Al 7’ Maccione impegna Sciannamea, la palla, ribattuta, arriva a D’Alessandro, che vede il suo tiro deviato da Dilucia uscire fuori di un niente. All’9’ è ancora Ciociola a tentare la via del gol, ma l’estremo difensore avversario è reattivo e il punteggio non cambia. All’12’, le ragazze di mister Patetta hanno un’occasione d’oro per ripassare in vantaggio. È sfortunata Guercia che servita da Dantoni supera Maccione e tira una staffilata, la palla viene toccata da Elisabetta Palumbo prima di andare a stamparsi sulla traversa e ritornare tra le braccia del portiere sipontino. Al 14’ D’Alessandro in posizione da pivot non riesce a trovare il varco giusto per tirare, passa a Giovanna Palumbo che impegna l’estremo difensore ofantino in una parata a terra con la sola mano destra. L’equilibrio nel punteggio dura fino al 27’, il gol del 3-2 per il Manfredonia che vale la Coppa Italia viene messo a segno da Maccione, che recupera la sfera di petto dopo una rimessa con le mani di Sciannamea, fa qualche passo e scocca uno splendido tiro in diagonale con la palla che finisce in fondo al sacco dopo aver toccato il palo interno alla sinistra del portiere del Cerignola. Un destro di rara bellezza, potenza e precisione. Non paghe di essere passate in vantaggio, le ragazze di mister Portovenero continuano ad attaccare incessantemente. Al 28’ Ciociola cerca il gol di precisione, ma Sciannamea si allunga e toglie la palla dal sette smanacciando in calcio d’angolo. Al 29’ termina la gara di Guercia, costretta ad abbandonare il campo dopo un fallo commesso ai suoi danni da Maccione. Al 30’ ci prova Castriotta, ma il suo tiro sul primo palo viene messo in angolo dal portiere del Cerignola. Al 31’, quindi al primo dei tre minuti di recupero concessi dall’arbitro, Maccione tenta il bis, servita da rimessa laterale si accentra e fa partire un gran destro deviato dall’estremo difensore avversario sulla parte alta della traversa. Qualche secondo più tardi l’ultimo brivido della partita. Sciannamea rilancia con le mani, la difesa sipontina buca la palla e Dantone si trova a colpirla sola davanti al portiere, il tiro della laterale ofantina, che probabilmente non si aspettava un simile regalo, è però sbilenco e termina a lato. Si arriva così al triplice fischio finale che sancisce la storica vittoria per le ragazze di mister Portovenero, che danno il via ai festeggiamenti.

Grazie a questa importante affermazione, il Manfredonia 2000, che succede alla Saint Joseph Copertino nell’albo d’oro della competizione, sfiderà a partire da metà febbraio le altre vincitrici regionali per cercare di conquistare uno dei posti disponibili nella Final Eight di Coppa Italia nazionale. Da segnalare, in un clima di assoluto fair play, gli abbracci consolatori delle sipontine alle avversarie, alcune delle quali erano in lacrime, uscite comunque dal campo con l’onore delle armi. Queste le parole di mister Portovereno a fine gara: “Siamo contentissimi. Nel primo tempo la mia squadra era troppo ferma sulle gambe, negli spogliatoi mi sono fatto sentire e le cose nella ripresa sono cambiate. La vittoria personalmente la dedico a tutte le ragazze e al nostro presidente”. Chiosa la match winner Maccione: “Ci speravamo tanto, la società è giovane e stiamo facendo sacrifici da quest’estate. Tra il primo e il secondo tempo, negli spogliatoi, ci siamo dette che avremmo dovuto mettere più grinta per portare la coppa a casa e così abbiamo fatto”.

Uniti per Cerignola-Manfredonia 2000 2-3 (pt 2-0)

Uniti per Cerignola: Sciannamea, Dantone, Guercia, Maratea, Dilucia, Pugliese, Frisani, Carlone, Di Bari, Perchinunno, Balzano. All.: Patetta

Manfredonia 2000: Palumbo E., Palumbo G., Castriotta, D’Alessandro, Morrone, Placentino, Bosco, Maccione, Ciociola, Nardella, Longo, Di Bari. All.: Portovenero

Arbitri: Chimenti di Bari e Pellegrino di Lecce

Marcatrici: 18’ e 19’ Guercia (C), 35’ Ciociola (M), 36’ D’Alessandro (M), 57’ Maccione (M)

 

Michelangelo Ciuffreda